Si tratta di un’area sconosciuta ai più, scoperta nel 2008 durante alcuni lavori di rifacimento del centro cittadino. ora una particolare vetrata consente l’illuminazione esterna dalla sovrastante piazza Castello, su cui e’ stata inserita una struttura su tre lati, anch’essa in acciaio e vetro, mentre internamente le aree, in gran parte avvolte dalle antiche mura originarie, sono illuminate da apparecchi led.
Le strutture esterne sono due bussole di vetro e acciaio inox attraverso le quali si entrerà in Via Brigata Sassari e si uscirà in Piazzetta Cavallino de Honestis. Un percorso archeologico di oltre cento metri di cunicoli del barbacane, la struttura difensiva su due piani collegati da due scale a chiocciola scavate nella roccia. Una bella scala in pietra porta al livello superiore dove si puo’ percorrere un altro tratto, piu’ breve, prima di uscire di nuovo sulla piazza da un accesso differente.
Il Castello di Sassari risale al 1330, quando fu costruito dagli Aragonesi. Divenne poi la sede del Tribunale dell’Inquisizione ed, ovviamente, anche una prigione. In epoca Sabauda venne quasi del tutto demolito e nel tempo perse la sua configurazione originale
Nel 2008, durante alcuni lavori di manutenzione delle sottostrutture cittadine, vennero alla luce i basamenti delle sue mura e, in alcuni punti, ben due piani di fortificazioni, nonché il portale del castello e persino il tracciato del fossato del XV secolo che, appunto, insiste sotto il piccolo giardino recintato.
Gli scavi hanno evidenziato anche come parte delle fondamenta del castello sia stata usata come rifugio antiaereo durante la II Guerra Mondiale e come alcune celle della prigione lì collocata portino ancora le testimonianze dei prigionieri, che si sono espressi con graffiti e disegni.