Ad aggravare la posizione dell'uomo, però, vi sarebbero - ha riportato il quotidiano La Nuova Sardegna - alcune testimonianze di dipendenti dell'Asl, oltre naturalmente il racconto della vittima. Spetterà alla Procura della Repubblica di Sassari accertare come siano andati realmente i fatti.
Anche la Direzione generale dell'azienda sanitaria sassarese avrebbe aperto un'inchiesta interna per far luce sull'episodio. Mercoledì scorso la paziente era arrivata in ambulanza al pronto soccorso di viale Italia in seguito ad un malore. Dopo una prima visita i medici avevano ritenuto di sottoporre la donna ad alcuni esami in un altro reparto.
La cinquantenne era stata adagiata su una barella e affidata alle cure di un dipendente della cooperativa sociale Elleuno, la ditta che fornisce alla Asl e all'Aou il supporto ai servizi assistenziali. Poco dopo sarebbe avvenuta la violenza: la donna è stata portata in uno stanzino accanto agli ambulatori del pronto soccorso e a quel punto sarebbe stata palpeggiata dal barelliere.
L'uomo le avrebbe abbassato i pantaloni e l'avrebbe toccata con la scusa di avvicinarle la padella per urinare. Raccolte le forze la vittima della presunta violenza ha gridato e chiesto aiuto. Le prime a raccogliere la sua testimonianza sono state due dottoresse in servizio al Pronto soccorso e poco dopo alcuni parenti della paziente. Solo dopo tre giorni, ripresasi in parte dallo choc subito, la donna ha deciso di sporgere denuncia.
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