Secondo gli accertamenti dei finanzieri, i due fratelli, con la complicita’ di un dipendente di Equitalia Sardegna e di uno dell’Agenzia del Territorio sottoponevano ai cittadini della documentazione falsa che attestava l’esistenza di debiti ed obbligazioni tributari da saldare.
Dopo gli arresti, la Società in una nota precisa di essere “da tempo a conoscenza della pendenza del relativo procedimento penale, di aver già nei mesi scorsi provveduto ad assegnare il dipendente a nuove mansioni per evitare che reiterasse comportamenti sospetti, di aver formalizzato la propria posizione di persona offesa dal reato e di aver contribuito all’accertamento dei fatti”.
“Equitalia è certa che sarà fatta piena luce sulla vicenda e, a tal fine, rimarrà a disposizione degli inquirenti. Adotterà nei confronti del dipendente sottoposto a misura cautelare le iniziative più opportune a propria tutela”.