Sassari 19 marzo 2015 - Si apriranno sabato alle ore 9,30 le giornate sassaresi del Fai che quest'anno consentiranno l'accesso, con visita guidata, alla chiesa di Santa Maria in Betlem. I volontari del Fai Sezione di Sassari allestiranno gazebo informativi all'ingresso della splendida chiesa che ospita i Candelieri e accoglieranno i visitatori per condurli lungo un percorso organizzato.
Alle ore 10, nel gazebo allestito sul sagrato, la presidente del Fai Sassari Maria Teresa Accardo Longinotti, l'assessora alle Politiche culturali del Comune di Sassari Monica Spanedda, il presidente dell'Intergremio Salvatore Spada e padre Ettore Floris illustreranno al pubblico l'iniziativa che si svolgerà in due giornate, 21 e 22 marzo. Alla giornata è stato invitato anche l'arcivescovo di Sassari padre Paolo Atzei.
Le due giornate saranno per il Fai Sassari anche l'occasione per la raccolta di fondi per il sostegno delle varie iniziative che, di volta in volta, vengono organizzate dalla sezione cittadina.
La chiesa potrà essere visitata sabato dalle ore 9,30 alle 13,30 e dalle 15 alle 17,30. Domenica, giornata nella quale sarà presente anche il sindaco di Sassari Nicola Sanna, le visite si svolgeranno soltanto nel pomeriggio, dalle 14,30 alle 17,30.
Illustrazione del Fai
La chiesa è un simbolo della storia di Sassari e assomma significati religiosi e storici poiché è un sito pluri-stratificato e revisionato a partire dai primi anni del XIII secolo. È il luogo che ha accolto uno degli edifici di culto extra moenia, Santa Maria in Campulongu, sulla direttrice della diocesi di Sorres.
A partire dal 1600 Santa Maria è la sede storica dei candelieri delle corporazioni di arti e mestieri. Dal 2014 i candelieri, che rinnovano la discesa lungo il centro storico fino alla cerimonia conclusiva nella chiesa di Santa Maria, sono stati riconosciuti patrimonio immateriale dall'Unesco.
La Comunità dei frati minori conventuali ha edificato l'edificio del monastero contiguo all'ampliamento della chiesa che aveva inglobato parte dell'edificio antecedente il 1200. Non è escluso un insediamento archeologico precedente indiziato da ritrovamenti sporadici e dalla ricchezza di acque sorgive.
L'incontro tra i responsabili della comunità religiosa e il Fai ha convogliato gli interessi comuni per la salvaguardia, la cura, il recupero e la valorizzazione del complesso monumentale. Gli ambienti adiacenti alla chiesa, di impianto trecentesco, contenenti anche una biblioteca storica e gli spazi aperti consentono di attivare percorsi culturali e iniziative per coinvolgere gli studenti di ogni ordine e grado.
Per la giornata Fai 2015, il progetto di apertura nei giorni 21-22 marzo prevede il coinvolgimento degli Istituti superiori della città, affinché gli studenti partecipino direttamente con la preparazione specifica guidata dai docenti di storia dell'arte. È stata assicurata la partecipazione di circa 200 allievi con il compito di accoglienza, accompagnamento e guida specifica dell'architettura e storia del complesso monumentale.
Il coordinamento dell'iniziativa è svolto, a livello scientifico e a livello operativo, dalla docente Caterina Trogu, con la partecipazione corale di tutti i delegati e dei volontari Fai coinvolti già in precedenti iniziative. Le due giornate si svolgono all'insegna della piena collaborazione dell'amministrazione comunale, del comando dei vigili urbani, della Protezione civile, dei gremi titolari dei candelieri che hanno la loro sede storica nella chiesa.
La delegazione Fai di Sassari,oltre all'apertura al pubblico del complesso monumentale di Santa Maria in Betlem, attraverso i gruppi Fai operanti già da diversi anni a Tempio e Ozieri, realizzerà un'analoga iniziativa anche nei due centri: a Ozieri nella giornata di domenica 22 marzo sarà possibile visitare il sito di Listincheddu, sede di un deposito militare con annesse importanti strutture risalenti alla fine del 1800.
A Tempio, invece, sabato 21 sarà aperto il carcere "La Rotonda", mentre domenica la manifestazione si terrà a Luras con la visita di due palazzotti signorili completi di arredi, di recente donati al Comune dagli eredi.