SATURDAY POST. Fanculo le feste

Creato il 01 gennaio 2011 da Massimoconsorti @massimoconsorti
PillolaIeri sera, nel suo discorso urbi et orbi, il presidente Napolitano le ha cantate chiare. Non è stata la riproposizione di Funicolì Funicolà in lingua italiana ma l’estrinsecazione del suo pensiero profondo. Il presidente, in poche parole, ha detto “largo ai giovani”. E ci mancherebbe. L’università, lo studio, la competitività, la ricerca sono stati i temi al centro di un discorso fatto di corsa leggendo di sbieco il “gobbo”, un appello accorato a tenere in considerazione le necessità delle nuove generazioni, a ridurre il debito pubblico per non devastarne il futuro, a impegnarsi perché il loro domani non sia racchiuso tutto in una parola: precarietà. Il Presidente ha ragione ma forse una parola in più avrebbe potuto sprecarla nei confronti dei 40/50enni già buttati fuori dai processi produttivi, dei fior di professionisti emarginati a causa dell’età e delle varie riduzioni di personale, dei cassintegrati, dei lavoratori autonomi vittime delle partite Iva, degli espulsi dalle fabbriche dal “metodo Marchionne”, dei disperati ex lavoratori indefessi che oggi faranno la fila alla mensa della Caritas per mendicare un pranzo. Largo ai giovani, Presidente, e lei ha ragione. E ce l’ha ancora di più se questi giovani sono in qualche modo parenti (o altro) di Alemanno, La Russa, Bossi, Bondi, Berlusconi, Tremonti, Fassino, Bersani e di tutta quella pletora di succhiasangue altrui che oggi siede sugli onorevoli scranni del nostro Parlamento. Chissà perché i giovani sono tutti uguali ma qualcuno lo è un po’ di più. PillolinaDopo la decisione di Lula (questa non la comprendiamo neppure noi che di solito passiamo per essere molto tolleranti) di non estradare Cesare Battisti, in Italia si è levato un coro di proteste che ha investito in eguale misura la destra e la sinistra. La decisione dell’ormai ex presidente brasiliano, non è stata motivata da nessuna considerazione politica. Quello che ha spinto il vecchio rivoluzionario leader delle favelas a negarla è stato il fatto che non ritiene l’Italia un paese democraticamente all’altezza. In poche parole ha avuto paura che una volta estradato nel nostro paese, Battisti potesse essere sottoposto ad un regime carcerario ultimamente parecchio chiacchierato. E siccome in Brasile leggono i giornali, probabilmente hanno saputo di Stefano Cucchi, di Federico Aldrovandi, di Stefano Guidotti, di Kolica Andon, di Mauro Fedele, di Marco De Simone e degli altri 1.700 detenuti morti nelle carceri italiane negli ultimi dieci anni. E forse hanno letto la dichiarazione di Marco Pannella che ha definito le carceri italiane una “discarica sociale”. Siamo nel campo delle supposizioni e l’unico dato certo ad oggi è che un assassino resta in carcere (in Brasile).SuppostaLa notte di Capodanno è un po’ come quella di Natale. Si equivalgono per l’intensità della festa e per i retro pensieri che si portano appresso. Negli ultimi anni le abbiamo trascorse attraversando tutti gli status possibili. Da “amanti”, che è poi quello che si porta dietro una frustrazione della madonna, a quello dei concubini (anche questo decisamente non esaltante), per approdare alla fine alla categoria dei single. Così può capitare di ricevere il solito sms d’auguri di buon anno qualche minuto prima dello scoccare della mezzanotte, che è quello che accadeva esattamente (a ruoli invertiti) quando indossavamo gli abiti dell’”amante”. Allora ci siamo detti, ascoltando Secret Garden, che forse è giusto che chi ti ha fatto sentire fino a poco tempo fa un intruso oggi viva la stessa non esaltante emozione. Si sa, durante le feste mettere da parte amanti e concubine è la soluzione migliore soprattutto se si ha una famiglia o...un altro amore in corso. Fate come noi, statevene da soli, farete sicuramente meno danni.
Voglio ringraziare, e lo faccio pubblicamente, le mie recentissime amiche “an-archè” e Angela. Mi hanno mandato un bellissimo messaggio: “sei la persona migliore incontrata in questo fine 2010”. E pensate un po' cosa mi avreste detto se ci fossimo incontrati prima...

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