Saudade

Da Shappare
Prendete un calabrese, meglio se residente in sicula terra.
Portatelo qualche giorno nella sua patria.
Poi, d'un tratto, conducetelo nella ridente regione padana.
Dopo qualche giorno di malcelata sofferenza, si calmerà, smetterà di cercare il mare nelle pozzanghere di pioggia scrosciante e troverà ottima la polenta (certo, il sugo di ricciola non potrete rimuoverlo dal suo cuore).
Si ambienterà, prenderà (quasi, eh) i ritmi della patria del tondino industriale.
Ma se inizia ad assentarsi, poi a parlare da solo in calabrese stretto anche in vostra presenza, non preoccupatevi: parla con Melo, il suo amico immaginario di Bagnara Calabra.

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