“C’è stata una volta in cui io volevo uscire con i miei amici, che non vedevo da mesi ormai, e lui si era parecchio arrabbiato. Era infuriato a tal punto da prendermi a pugni e rompermi una costola. Ricordo che all’ospedale mi avevano chiesto come fosse successo e io mi ero giustificata dicendo di essere caduta dalle scale. Ero talmente accecata dai sentimenti per lui che mi ripetevo sempre “Sarà l’ultima volta, è stato un incidente, non lo farà più”, ma così non era.”
“Ancora un’altra cosa” è una storia attuale e di grande spessore sociale. La protagonista del romanzo è Ludovica Neri, una donna con alle spalle una vita difficile con una famiglia assente ed un ex fidanzato violento.
La tematica della violenza sulle donne sta sconvolgendo l’opinione pubblica in ogni Paese del Mondo, si sente il bisogno di esternare artisticamente questa problematica sociale ed è ammirevole che sia un movimento senza nome al quale partecipano tutti, i giovani ed i meno giovani.
La giovanissima autrice diciottenne Saula Astesano propone due presentazioni tematiche, la prima sarà il 28 maggio 2014 presso L’Ex Caffè Teatro di Dronero in provincia di Cuneo, sarà presente la Psicologa Rosanna Saragó che accompagnerà Saula Astesano nell’esplicazione del romanzo seguendo la traccia della violenza sulle donne e l’anoressia.
La seconda presentazione sarà, invece, il 6 giugno 2014 presso l’Istituto Superiore Virginio Donadio, istituto nel quale Saula studia da cinque anni. Interverrà la Psicologa Mariella Bonelli.
A.M.: Come nasce l’idea di scrivere “Ancora un’altra cosa”?
Saula Astesano: Ho iniziato a delineare le mie idee su un taccuino, ma non immaginavo che in otto mesi sarei riuscita a concludere il mio lavoro. Il tutto nasce leggendo libri e immergendomi nelle storie dei protagonisti. Da sempre amo scrivere: quando ero piccola inventavo brevi storie di fantasia e riempivo i quaderni di ciò che mi passava per la testa. Crescendo ho iniziato a leggere molti romanzi, e così ho pensato di scrivere qualcosa che mi facesse divertire, una storia avvincente che vede come protagonista Ludovica, una giovane ragazza che cerca di lasciarsi alle spalle un passato difficile: due figure genitoriali assenti, le violenze fisiche e soprattutto psicologiche di un compagno prepotente e maschilista e un inizio di anoressia nervosa. Oggigiorno la tematica della violenza sulle donne apre i titoli di giornale, e con questo romanzo ho voluto dimostrare che la soluzione, di fronte alle prove che la vita impone, non è lasciarsi andare ma lottare e credere che ci possa essere “ancora un’altra cosa”. Grazie anche all’aiuto di uno psicologo, Ludovica si trasferirà in Toscana, lontano dalla sua famiglia, e per la prima volta affronterà situazioni che la faranno passare all’età adulta.
Saula Astesano: Ho trattato il tema della violenza sulle donne anche nella mia tesi di maturità, dunque ho potuto rifletterci sopra e conoscere aspetti che non credevo possibili. Un detto indiano recita: “La morte di una donna dà al marito la possibilità di accaparrarsi una seconda dote. La morte di un bufalo, invece, è un disastro economico per l’intera famiglia”. Queste brevi parole raccontano come questa problematica non sia solo legata al nostro Paese, ma come in molte civiltà la figura femminile sia mercificata, e la donna non goda degli stessi diritti civili, politici e sociali rispetto all’uomo. Penso che la società sia dunque “malata”, e probabilmente il limite maggiore non sta nell’intero genere umano, ma piuttosto negli individui che aiutano a creare una mentalità distorta e consumistica.
A.M.: Ludovica Neri, la tua protagonista è frutto di invenzione, ma qual è la percentuale di Saula Astesano in questo personaggio? (in breve: quanto c’è di te in Ludovica?)
Saula Astesano: Ludovica è nata prendendo spunto dalle persone che mi circondano. Ha dunque aspetti caratteriali di amici, conoscenti, e solo in minima parte possiamo trovare la sottoscritta. Dunque, probabilmente un 15% di Saula possiamo trovare nella personalità di Ludovica.
Saula Astesano: La presentazione verrà fatta in un noto bar della città, ed interverrà la Dottoressa Psichiatra Rosanna Saragò, introducendo la tematica della violenza sulle donne e dell’anoressia nervosa. Dalla serata mi aspetto di incuriosire gli aspiranti lettori, di sensibilizzare i partecipanti sui temi citati prima, e spero che possa essere una serata costruttiva per tutti.
A.M.: Successivamente il 6 giugno sarai occupata in un evento a porte chiuse, ovvero, presenterai il tuo romanzo nell’Istituto Superiore Virginio Donadio. Che rapporto hai con questo istituto e come si svolgerà la presentazione?
Saula Astesano: L’Istituto alberghiero è la mia “casa” da cinque anni oramai. Sono infatti studente al quinto anno di Arte Bianca, e quando mi è stato proposto di fare la presentazione lì, l’emozione è stata ovviamente molta. L’incontro è aperto alle classi quarte e quinte dell’istituto, e ad accompagnarmi ci sarà la Dottoressa Psicologa Mariella Bonello. L’idea della presentazione del libro, proprio nella mia scuola, è stata resa fattibile grazie anche all’aiuto del corso di dizione a cui partecipavo all’interno dell’istituto: gli alunni del corso leggeranno infatti una piccola parte del romanzo durante l’incontro.
A.M.: Come ti trovi con la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni? La consiglieresti?
A.M.: Salutaci con una citazione…
Saula Astesano: La citazione con cui vi andrò a salutare non è di un poeta famoso o di un celebre autore. La citazione è presa da un film che ho visto quando ero piccola, e che mi ha colpita molto: “Quando vedi che la forza muore, ci devi buttare il cuore” – Striscia, una zebra alla riscossa –
A.M.: Saula ti ringrazio moltissimo per questa intervista, buona fortuna con le due presentazioni in programma!
Written by Alessia Mocci
Addetta Stampa
(alessia.mocci@hotmail.it)
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