di Iannozzi Giuseppe
Nell‘appello per la liberazione di Cesare Battisti, nel gennaio del 2009, comparivano un sacco di nomi, un sacco davvero, oltre 1.500, moltissimi dei quali erano a dir poco ambigui: nomi tronchi, cognomi a dir poco impossibili, nickname, e tutti buttati lì nel mucchio nel palese tentativo di gonfiare il numero di firmatari.
Chissà come ci finì anche la firma di Roberto Saviano nell’appello per la liberazione di Cesare Battisti. Qualcuno, attraverso le contorte vie del web, pensò bene che il nome di Roberto Saviano dovesse sposare la causa di Carmillaonline. Ma Saviano se ne è accorse per tempo e chiese “di togliere il mio nome, per rispetto a tutte le vittime”.
Chi ieri firmò a favore del terrorista Battisti, viene oggi da chiedersi, lo fece (anche) per partito preso? Non è da escludere. E forse adesso vorrebbe poter tornare indietro… non aver firmato mai quell’appello con così tanta leggerezza.