Saving Mr. Banks – La recensione

Creato il 24 febbraio 2014 da Drkino

by Vincenzo Palermo · 24 febbraio 2014

Saving Mr. Banks non riesce a imitare la governante di cui racconta la nascita sul grande schermo: vola basso, anzi, raso terra, a causa di un eccesso di sentimentalismo e di una narrazione blanda senza pathos…

Prometteva bene sulla carta e le aspettative, infatti, erano alte, tutte convergenti sulla trasformazione di Tom Hanks in Walt Disney e su una vicenda-verità capace di far luce su uno dei grandi miti dell’impero hollywoodiano, quella Mary Poppins che, sulle note di Supercalifragilistichespiralidoso, circondata da festanti cartoons, si lanciava nel duetto ballerino con Dick Van Dyke. Quello era un altro tempo ed era un’altra storia, almeno per chi ha amato il primo grande blockbuster di attori in carne ed ossa e cartoni. In Saving Mr. Banks, la magia sembra esaurirsi nel compiacimento formale di una pellicola-tributo che dosa malamente i toni e naufraga nel solito buonismo a tutti i costi.  Il raccordo della sceneggiatura giocato sull’alternanza dei flashback che, dalla Los Angeles del 1960, ci trasportano nell’Australia dei primi del secolo, diventa forzatura stilistica e materializza, artificialmente, ricordi e nostalgie impalpabili. Quel troppo che viene fatto vedere non è adeguatamente bilanciato dalle suggestioni evocative che una storia come questa avrebbe dovuto suscitare. Nulla è lasciato all’immaginazione dello spettatore, ogni sequenza sembra costruita secondo precise didascalie ed è così che l’evanescenza del sogno letterario si disperde divenendo materia grezza.

La consistenza e la densità delle immagini, tutte molto pulite, e l’eccessiva caratterizzazione dei personaggi (la cinica scrittrice, il buon Walt Disney, gli sceneggiatori succubi) sottraggono la sospensione dell’incredulità e lasciano il posto ad una narrazione fredda e monocorde. Nessuna vertigine è raggiunta all’interno dello sdoppiamento esistenziale di Pamela Travis (Emma Thompson), ora bambinetta innamorata del padre alcolista e sognatore, ora scrittrice disincantata che è restia a concedere i diritti cinematografici a Walt Disney per portare la sua Mary Poppins al cinema. I colori accessi del film creano un’antitetica corrispondenza con le sfumature fredde della narrazione e un’analogia perfetta con le interpretazioni degli attori, eccedenti ed enfatizzate, come l’universo tutto confetti e zucchero filato di sir Disney.

Cinema per anime semplici, questo Saving Mr. Banks, che rasenta le altezze raggiunte dai volteggi della Andrews e stupisce solo per il divieto americano ai minori di 13 anni a causa di alcune sequenze inquietanti (?).

RETORICO

Regia: John Lee Hancock – Cast: Tom Hanks, Emma Thompson, Paul Giamatti, Colin Farrell – Anno: 2013 – Paese: USA

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