«Non è stata una questione di soldi, ma di principio - commenta Savoldelli -. Certo, i soldi rivestono la loro importanza, e comunque, anche se effettivamente una riduzione ci può essere stata, in considerazione del momento economico che stiamo attraversando ci può stare. È stato il modo con cui hanno agito che mi ha lasciato perplesso e fatto incavolare non poco».
«I rapporti li ho sempre tenuti con Auro Bulbarelli - continua il "Falco" -, lo stesso che nel 2010 mi ha proposto questo nuovo lavoro, che ho trovato interessante. Qualcosa ha incominciato a scricchiolare a novembre dello scorso anno: mi ero premurato di chiedere il programma della stagione 2013 onde conciliare il ciclismo con il lavoro, considerato che, oltretutto, il Giro d'Italia ti costringe a rimanere lontano da casa per poco meno di un mese. Non ho mai avuto risposta»
da L’Eco di Bergamo