Siamo di fronte ad un arrogante atto di discriminazione che creera’ ulteriori disparita’ tra i cittadini. Siamo sempre noi a pagare e ora, dopo gli interventi sulla riabilitazione e sugli ausili per l’autonomia, il governo passa direttamente al taglio della parte delle retribuzione che riguarda i permessi per l’assistenza”. La disabilita’ viene colpita in tanti modi e non e’ un caso, se in Italia negli ultimi tre anni l’occupazione delle persone disabili è scesa del 38%. Altre proteste ed un grande sciopero programmato per domani sono state sollevate dal mondo della scuola dove la scure dei tagli è stata tremenda. “ Dopo averci rubato 6 mila euro a testa in questi anni di vacanza contrattuale- dicono al Comitato albenganese dei docenti del Ponente- ora ci chiedono di lavorare sei ore in più la settimana senza alcuna aumento retributivo, con lo stipendio che è il più basso d’Europa. Dobbiamo combattere affinchè questo decreto non passi. Siamo indignati di fronte a questi provvedimenti annunciati. Invitiamo tutto il personale della scuola a rendere edotte le famiglie dei gravi tagli che ne conseguiranno ed ad iniziare una dura lotta contro questo decreto ingiusto”.
ADALBERTO GUZZINATI
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