Savona: videocronaca di una mareggiata. Continua l’allerta meteo

Creato il 05 novembre 2011 da Yellowflate @yellowflate

I queste prime settimane di autunno, la Liguria è stata colpita in maniera grave da piogge torrenziali, causando danni e morti prima nello Spezzino e Toscana, poi Genova. Nel resto del Ponente ligure e nel suo entroterra i disagi sono stati minimi; premetto, però, che nel 1992, Savona e provincia hanno subito gli stessi danni a causa di esondazioni e frane.

Savona, 5 novembre 2011, mareggiata

I fattori sono vari e penso che possono essere riferiti anche ad altre regioni
italiane.

Fatta questa premessa, vorrei descrivere, a grandi linee, la mareggiata che sta imperversando, a causa  dei venti di scirocco su tutta la costa ligure. Qui, a Savona, il mare è arrivato a lambire il muro della passeggiata a mare, “mangiando” la spiaggia. Le onde partivano a più di venti metri dalla costa con creste alte circa 1.50 metri, frangendosi, in successione, vicino alla riva e allungandosi, poi, per tutta la lunghezza dell’arenile. Il fiume cittadino, il Letimbro, riversava in mare tutta l’acqua proveniente dai suoi affluenti e vari rii, portando con se ogni sorta di materiale, ad esclusione di tronchi, che, nell’anno citato prima, causarono il cedimento di diversi ponti stradali e pedonali; gli unici ponti che hanno resistito, sono stati quelli costruiti in epoca romana, segno che l’ingegneria  romanica era molto valida.

Alcune navi erano ancorate alla fonda; l’unica imbarcazione in movimento era una potente pilotina della capitaneria adibita a trasporto viveri e persone per queste navi. Il timoniere di questa imbarcazione, dimostrava tutta la sua esperienza nell’affrontare le onde e nn si poteva nn rimanere incantati a vederla passare.

Il cielo è ancora plumbeo e l’allerta meteo 2, il rischio molto elevato di intensità piovosa rimane attivo fino questa domenica. Il peggio sembra essere passato, portando con se tutti i danni e i lutti in parte causati da noi uomini, ma sarà una breve parentesi di calma perché un’altra pertubazione, di intensità minore, è in arrivo.

Il nostro video


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