sbaciucchiamenti...

Creato il 15 maggio 2013 da Omar
(oggi la penna del solito, puntuto Fabio Lotti ironizza sui salamelecchi digitali tra scrittori e fan: malvezzo che da queste parti aborriamo ma non possiamo esser certi di non aver praticato:-) Uno dei fenomeni più in voga in questi ultimi tempi sono gli sbaciucchiamenti via internet. E non parlo di siti approntati allo scopo di instaurare rapporti amorosi più o meno spinti fra i sessi. No, parlo di siti o blog dedicati a ben altri obiettivi. In genere culturali dove si parla di libri e di scrittori. E’ proprio qui che si assiste ad una straripante fioritura di entusiastiche dimostrazioni di affetto. Un vero e proprio inno alla lode, all’esaltazione, alla mitizzazione. Di chi? Ma dello scrittore (maschio o femmina che sia) da parte del lettore. Del SUO lettore, che si esalta e sdilinquisce in un elogio ininterrotto e continuo. Il tuo racconto mi ha commosso, colpito, fatto vibrare, mi ha lasciato a bocca aperta, mi sento ancora struggere, ma come fai a trovare queste belle parole, uno stile semplicemente stupefacente, che grazia!, che bravura!, che arte sopraffina!, un tocco di classe, la dimostrazione lampante che gli scrittori italiani non sono da meno di quelli stranieri, uh che idea ardita!, bello!, beeeello!, bellissimo! non cessi di stupirci e affascinarci, struggente e al tempo stesso crudele, intrigante, originale e classico, un libro meraviglioso, una chicca, un gioiello, una perla, da dove nasce la tua ispirazione?, quando scrivi?, dove scrivi, perché scrivi?, che cosa hai nel cassetto? ultima pugnalata al petto di chi butta giù queste note. E lo scrittore pronto a rispondere ora falsamente meravigliato, ora spavaldamente sicuro di se stesso, ora in brodo di giuggiole e dunque un continuo cicici-cicicia, uno sbaciucchiamento, un amoreggiare, un lusingare imperterrito peggio delle moine dell’Ottocento. Grazie per le tue belle parole, sono commosso, non credevo di meritare tanta attenzione, il tuo apprezzamento è uno sprone a fare ancora meglio, ah se non ci foste voi lettori!, me lo aspettavo, sapevo che ce l’avrei fatta, tanto sudore, tanti sacrifici, il successo non mi ha cambiato, sono sempre lo stesso, ho avuto il pallino di scrivere fin da bambino, quasi nella culla, scrivo soprattutto quando cala la sera, una specie di sussulto, una scossa elettrica, un brivido lungo la schiena, ho il mio angolo preferito, mi basta poco, un piccolo spazio solo con i miei pensieri, la critica ufficiale non mi capisce, mi hai fatto commuovere, grazie, grazie ancora, le tue parole sono come un balsamo sulle mie ferite, nel cassetto ho pronto un lavoro molto sofferto, non so se ce la faccio, che il cielo mi assista, ho il groppo in gola, un bacio a tutti, vi abbraccio tutti, vi amo tutti. Da strapparsi le palle!
                                                                                                  [by Fabio Lotti]

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