Sbagliato!

Da Marcoscataglini
Sto sperimentando, per il mio progetto LUCUS dedicato agli alberi, le pellicole istantanee Fuji FP "peeling apart", cioè spellicolabili. Per chi non sapesse di cosa si tratta, posso dire che si utilizzano (tra l'altro) nelle fotocamere Polaroid come la mia Colorpack II e che, una volta effettuato lo scatto, occorre tirar fuori, manualmente e con una certa destrezza, il "sandwich" di pellicola e chimici, attendere circa 15-20 secondi (se fa freddo collocando la pellicola... sotto l'ascella!) e poi, appunto, spellicolare il tutto, cioè separare le due superfici. Si ottiene in tal modo un positivo (bianco e nero con le FP 3000b o a colori con le FP100c) e un negativo, che con alcuni accorgimenti è riutilizzabile (e a volte migliore della stampa...).

La foto sopra è una riproduzione del positivo. L'aspetto del negativo, una volta ripulito dai chimici, riprodotto e sistemato al computer, è invece questo:

Come vedete, da un singolo scatto si possono ottenere ben due versioni diverse! Ma. come dicevo all'inizio, a differenza delle più note foto Polaroid della serie 600, che "sputano" fuori la fotina già pronta e che si "sviluppa sotto i vostri occhi", qui occorre operare manualmente e, com'è prevedibile, ci possono essere errori. Se fa freddo o piove, le vostre mani potrebbero scivolare dalla linguina della pellicola e -ops!- bloccare l'estrazione della stessa. Che succede in tal caso? Questo:

Vi dirò, l'effetto è niente male! Tanto più che ho deciso di tenere la foto. Penso che da questo errore si possa imparare a "trattare" (o, per meglio dire, maltrattare) le FP 100 in modo da tirar fuori qualcosa di creativo. Beh, ci proverò! E naturalmente vi terrò informati sui risultati.