Il presidente del consiglio regionale della Lombardia, il leghista Davide Boni, è indagato dalla Procura della Repubblica di Milano con l’accusa di corruzione: secondo la tesi dei pm, infatti, avrebbe preso tangenti per un milione di euro utilizzandoli in parte anche per finanziare direttamente il suo partito, la Lega Nord. Una tangentopoli padana, insomma, se le accuse dovessero essere confermate anche in sede processuale.
Alla Padania, giornale ufficiale del partito diretto proprio dal leader della Lega Umberto Bossi, hanno deciso però per la linea ultragarantista: sulla prima pagina dell’edizione di mercoledì 7 marzo, infatti, non compare nemmeno un accenno alla notizia. Tra Tav, pensioni, attacchi a Monti e a Roma Capitale, infatti, per il foglio padano l’inchiesta che coinvolge in prima persona uno degli esponenti di punta del Carroccio lombardo non merita nemmeno una riga.