Incontrare Sergio Bayarri, progettista della Sbay, all'Eicma è stata una piacevole sorpresa. Non sapevo di questa presenza e non mi ero certo preparato un'intervista. Ma non mi sono negato il piacere di incontrarlo e stringergli la mano, scoprendo così una persona simpatica, disponibile e piena di passione per il suo lavoro... Lavoro a cui è approdato solo tre anni fa, dopo una esperienza pluriennale in altri campi dell'ingegneria.
Guardare questa moto dal vivo toglie il respiro e fa venire voglia di portarsela a casa... Ma c'è un piccolo ostacolo: i circa 48.000 euro che occorrono per comprarla nella configurazione "di base" con il motore Rev Tech. A richiesta si può avere un motore S&S che, in segreto, Sergio mi confida essere il suo preferito...
Mr. Bayarri mi ha raccontato della moto, delle prove a Bonneville, dei 248 km/h raggiunti con i rapporti di serie, dei semafori che brucia a Cadìce, della complessità del progetto e della sua volontà di mantenerlo così, esclusivo, ultraleggero e con componentistica al top.
Solo osservando la moto dal vivo mi sono reso conto di quanto sbagliassi nel commentare la Sbay nel mio precedente post (quello dove troverete tutte le caratteristiche tecniche e le foto ufficiali). Lamentavo l'eccedenza di componenti aftermarket. Ma non è così. La Sbay è una moto originale. Molto pensata e affatto assemblata, quanto, piuttosto, ingegnerizzata e costruita partendo da un motore che è una scultura... Forse la mia moto preferita all'Eicma.