Sbottonati

Creato il 08 novembre 2013 da Pedroelrey

Il passaparola, non c’è ricerca che non lo confermi, è il mezzo più potente, più autorevole per le persone. La comunicazione da pari a pari funziona meglio di qualunque altro mezzo, il passaparola è il veicolo più efficace e  le persone hanno maggior fiducia in quello che dicono altre persone come loro. E’ per questo che le imprese cercano con tutti i mezzi di facilitare questo processo sia direttamente che attraverso i cosiddetti influencers.

In quest’ottica le condivisioni su social network e social media sono fondamentali. Le condivisioni sui social network sono elemento di sempre maggiore rilevanza nell’attuale ecosistema dell’informazione. Le condivisioni creano notorietà di marca, e costruiscono fiducia, grazie al passaparola online degli utenti sul valore di un brand o di un giornale per quanto riguarda più direttamente il comparto editoriale.

Su Nieman Journalism Lab sono stati pubblicati i dati su quante condivisioni vengono generate su Twitter attraverso l’utilizzo dei “bottoni” al fondo degli articoli [si anche di questo].

Sono stati presi in esame 37 siti, per tutti, tranne due [«The Globe and Mail» e la CNN], a confronto con la medesima analisi svolta nel maggio 2012, si rileva una diminuzione della percentuale di tweet generati dai bottoni. Nel maggio 2012, una media del 20,02% di tweets erano provenienti da quei pulsanti. nell’analisi condotta questo mese si è scesi al 12,61%.

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Difficile dire quali siano le cause di questo fenomeno, se si tratti del maggior consumo da smartphone dove spesso i siti non inseriscono [perche?] i bottoni, o se invece si tratti di una maggior diffusione di applicazioni dedicate quali Tweetdeck o HootSuite. Di fatto la rilevanza dei bottoni scende e andranno dunque trovate nuove strade, nuove forme per favorire la condivisione da parte delle persone.

Come si suol dire proprio su Twitter, sapevatelo.

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Sul tema delle condivisioni, da leggere assolutamente, se ve lo foste perso, l’articolo di Giuseppe Granieri per «La Stampa» “Le regole del contenuto e della condivisione”


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