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Scandalo all’E.N.A.V.: assunti come controllori di volo i soliti raccomandati tra cui i figli di Massimo Garbini, amministratore unico dell’Ente (di Rita Di Giovacchino)

Creato il 20 febbraio 2013 da Straker
In questa Italia di corruzione dilagante, anche sull’E.N.A.V. si abbatte uno scandalo che riguarda l’assunzione di alcuni controllori sulla base del più sfacciato nepotismo. Coinvolto nell’inchiesta circa le gravi irregolarità nei concorsi è Massimo Garbini, direttore generale dell’Ente nonché prestigioso interlocutore di Roberto Giacobbo nel programma “Voyager”. Egli in un’intervista rassicurò i telespettatori a proposito dell’efficienza e della trasparenza con cui l’E.N.A.V. monitora i voli nei cieli italiani. Il suo illuminante intervento fu inserito in un reportage dedicato alla geoingegneria clandestina. Se tanto mi dà tanto…
Scandalo all’E.N.A.V.: assunti come controllori di volo i soliti raccomandati tra cui i figli di Massimo Garbini, amministratore unico dell’Ente (di Rita Di Giovacchino)Lo volle il governo Monti, quindici mesi fa, quando lo scandalo delle tangenti per gli appalti di Finmeccanica aveva decapitato i vertici dell’E.N.A.V. e quelli della Sèlex di Marina Grossi. Dopo gli avvisi di garanzia del Pubblico ministero Ielo, Guido Pugliesi era andato a casa. Pugliesi lasciò il posto all’amministratore unico Massimo Garbini, che godeva della piena fiducia del ministro Grilli. Basta con la corruzione, aria nuova! Poi si scoprì che anche Garbini era indagato nella stessa inchiesta, anche se in attesa di archiviazione ed ora, grazie ad una lettera anonima, emerge che all’E.N.A.V. cambiano i manager ma non i sistemi.
Garbini, ex controllore di volo, appena giunto, ha subito propiziato una bella infornata di assunzioni e tutte in uno stretto giro di amici e parenti a partire dai suoi stessi figli. Alle torri di controllo troviamo Simone, il più grande che lavora lì già da qualche mese. Il secondo, Andrea, 24 anni, è stato invece “arruolato” in queste settimane, dopo aver frequentato l’Academy di Forlì, scuola di formazione dei controllori di volo, con un corso di appena un anno. Ad ogni bando di selezione ci sono 5-6 mila giovani che aspirano all’assunzione. Sarà un caso, ma gli esami sono gestiti da una commissione interna, il clima è familiare e la selezione sforna in media una trentina di giovani destinati alle torri di controllo dei 40 aeroporti italiani. Sono posti molto ambìti, considerato anche che lo stipendio non è da fame, 5.000 euro al mese.
Ai giovani Garbini si sono presto aggiunti due compagni di scuola, i figli di quattro dirigenti dell’E.N.A.V., la cognata del direttore dell’Academy di Forlì. Il figlio del direttore generale Bellizzi era stato assunto già nel 2011. Il rampollo del responsabile dell’Audit dell’E.N.A.V., bocciato, è stato ripescato e sta entrando con la qualifica di “esperto di assistenza al volo”.
Da quando Garbini è amministratore gli assunti sono stati 50 e sono tutti “figli di”. L’anonimo nella lettera scrive: “Mettete fine, per favore, a questo schifo o ricorreremo alla Procura”. La missiva, resa nota da un servizio della rete “La7”, è stata inviata all’Ente oltre che al ministro dell'Economia, Grilli, al capo di gabinetto, Fortunato, ed al direttore generale, Parlato.
Sulla clamorosa vicenda è stata presentata anche un’interrogazione al ministro Grilli ed al titolare del dicastero dei Trasporti, Passera. L'interrogazione alla Camera è stata firmata da Aniello Formisano del gruppo “Diritti e libertà”. Il deputato chiede quante e quali siano le “svariate assunzioni di stretti congiunti di figure di vertice e dirigenti” e se è vero che i fortunati siano stati “fortemente sostenuti in sede di esame dalle persone dello staff”.
Sembra anche che il Ministero dell’Economia e delle Finanze abbia consentito a Garbini di nominare uno stretto collaboratore come Direttore generale, nonostante il suo stato di amministratore unico fosse “paragonabile a quello di commissario straordinario”. Sarebbe stato preferibile attendere l’insediamento del nuovo consiglio di amministrazione, visto anche che alla “diretta dipendenza del direttore generale è stata collocata la direzione acquisti”.
Tutto cambia perché tutto resti uguale.
Fonte: PiemonteNews

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