Professori che avrebbero falsificato i rendiconti dei fondi di ricerca attestando un numero di ore di lavoro superiori a quelle realmente fatte e, facendo così, intascavano molti più soldi. La Procura di Salerno sta svelando un sistema che sta già scuotendo l’Università di Salerno.
Come funzionava tutto ciò? I professori presentavano un progetto per il quale ottenevano fondi (parliamo di cifre milionarie) dall’Unione Europea e dal Miur. Sui documenti venivano però indicati nomi di curatori e quantità di ore che non corrispondevano al vero. Ottenuti i finanziamenti pubblici, sarebbero stati gli stessi professori a gestire i contributi da impiegare per la ricerca. Risultato? I soldi non hanno mai finanziato questi progetti, anzi, andavano verso tutt’altre destinazioni. Inoltre, la Guardia di Finanza ha scoperto che i docenti inquisiti, con la collaborazione di alcuni componenti del personale amministrativo delle Facoltà, riuscivano ad ottenere, per le loro ricerche, cifre molto più alte rispetto alle risorse effettivamente necessarie alla realizzazione di esse. Il denaro veniva gestito da società interne all’Ateneo, denominate “spin-off”.
L’inchiesta, anche se partita da diversi mesi, è solo all’inizio: diverse intercettazioni e perquisizioni hanno consentito, agli inquirenti, di acquisire elementi importanti. Importante sarà scoprire dove sono finiti tutti quei soldi pubblici così come capire quanti docenti sono realmente implicati in questo sistema illegale. Il clima all’Università è tutt’altro che sereno: altre tempeste sono in arrivo.
Scandalo all'Università di Salerno: indagati quattro prof, 8.0 out of 10 based on 1 rating