Magazine Attualità

Scandalo del farmaco anti-Hiv: prezzo aumentato del 5000% in 24h

Creato il 23 settembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Polemiche negli Usa per la vicenda del Daraprim. L’azienda che ne ha rilevato i diritti ha aumentato il prezzo da 13,5 a 750 dollari a compressa in un solo giorno. L’AD Martin Shkreli: «Dobbiamo ottenere un profitto».

Fa discutere negli Usa la vicenda dell’antivirale Daraprim, una molecola in commercio da 62 anni, usata per trattare pazienti con malattie infettive come toxoplasmosi, malaria e Aids e patologie che colpiscono chi ha il sistema immunitario compromesso. Il prezzo del farmaco è infatti aumentato del 5000% da un giorno all’altro, passando da 13,5 a 750 dollari per una compressa.

Scandalo del farmaco anti-Hiv: prezzo aumentato del 5000% in 24h

Martin Shkreli – www.bbc.co.uk

I diritti sul medicinale sono stati acquistati nell’agosto scorso dalla startup biotech Turing Pharmaceuticals. La decisione di aumentare i costi è stata presa dall’amministratore delegato Martin Shkreli, 32 anni, che si è difeso dicendo: “Avevamo bisogno di trarre un profitto dalla vendita delle pillole”. Ha inoltre spiegato che la compagnia userà i proventi serviranno a finanziare la ricerca. A chi fa notare che il costo di produzione è bassissimo, poco più di un dollaro per ciascuna pillola, Shkreli risponde:

“È vero, ma vanno aggiunti i costi ricerca e distribuzione. Il nostro prezzo ora è più in linea con quello di altri medicinali che curano malattie rare. Questo è uno dei prodotti farmaceutici più piccoli al mondo. Non hanno senso tutte queste accuse”.

Il caso Daraprim ha sollevato molte polemiche all’interno del mondo scientifico Usa. L’Infectious Disease Society of America, l’Hiv Medicine Association ed altre organizzazioni hanno scritto una lettera aperta al giovane AD, sollecitando l’azienda a riconsiderare la decisione presa: ” Il costo è ingiustificabile per la popolazione di pazienti vulnerabili che hanno bisogno di questo trattamento e insostenibile per il servizio sanitario”. Anche l’intenzione di destinare i proventi alla ricerca scientifica non convince gli esperti che sostengono non ci sia bisogno di nuovi trattamenti per la toxoplasmosi. “Non si tratta di un’infezione per la quale abbiamo bisogno di medicinali più efficaci”, ha dichiarato Wendy Armstrong dell’Hiv Medicine Association. La decisione di Shkreli è riuscita a mettergli contro anche la potente lobby che rappresenta i colossi famaceutici del calibro di Merck & Co, Pfizer e Novartis negli Usa, la PhRMA. La Turing Pharmaceuticals è stata citata anche da Hillary Clinton, candidata democratica alla presidenza Usa, quando ha affermato che prenderà provvedimenti contro le aziende che fanno alzare i prezzi dei farmaci.

Tutte queste polemiche hanno visto Martin Shkreli costretto a fare marcia indietro: ha annunciato che abbasserà il prezzo del Daraprim ad un livello più abbordabile e che consentirà alla società di fare profitti, ma molto limitati, senza però indicare il prezzo finale.

S.C.

Related Posts

AttualitàCronacaMondoNews from Earth

Orbán: un’anomalia europea

Formula 1MotoriPrima PaginaSport & Curiosità

Formula 1, Ferrari: “Necessario tenere i piedi a terra”

EconomiaGoverno RenziItaliaMondoNews from EarthPrima PaginaThe King & The Bank

Standard & Poor’s: Italia in lenta ripresa

AttualitàItaliaNews from EarthPrima Pagina

L’Unione Europea contro gli evasori


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog