Ospite di Otto e Mezzo, il senatore Rutelli parla dello scandalo Lusi, rispondendo alle domande di Lilli Gruber e di Antonio Padellaro, direttore de "Il Fatto Quotidiano". Rutelli spiega che si "fidava ciecamente" di Lusi e si definisce "addolorato" per "un caso orribile che ci ferisce in modo drammatico: siamo stati fregati". E aggiunge: "Ne va della mia onestà personale, mi batterò per poter guardare in faccia le persone per strada". Come è stato possibile? "Bisogna partire dalla personalità di Lusi». Incontrato quando è direttore generale degli Scout. Uno che, sostiene Rutelli, "rifiutava di pagare un pony express, negava gli hotel a deputati inmissione". Insomma, "uno severo, antipatico, rompiscatole". Un tesoriere modello che "non ha lasciato debiti, non ha fatto speculazioni, ha curato i dipendenti". "Se mi avesse chiesto 20 giorni fa 100 mila euro per un'azione benefica, glieli avrei dati. (...) Ci sono partiti padronali dove il leader controlla la cassa. Io ho un'altra cultura. C'erano quattro livelli di controllo diversi: revisori dei conti, comitato di tesoreria, assemblea federale, Camera dei Deputati. Tutti elusi. Ringrazio la magistratura per aver scoperto Lusi". Rutelli difende la sua onorabilità: "Un politico deve essere tracciabile. Io vivo nella casa costruita da mio padre. Sono pronto a una sfida pubblica con altri leader: io non ho case all'estero, non ho barche. Pubblico ogni tre mesi il mio estratto conto. L'ultimo, del 31 gennaio, è di 56 mila euro". Padellaro chiede: non c'è una responsabilità politica di omesso controllo? "Sono addolorato e dico che certamente si doveva fare di più". E le denunce di opacità di Arturo Parisi e altri? "Se ci fosse stato uno che, anziché critiche legittime, ci avesse detto di andare a vedere delle voci di bilancio lo avremmo fatto". E ora? "Chiederemo la restituzione totale dei soldi rubati da Lusi". E degli altri soldi? "Prima metteremo in sicurezza Europa e i dipendenti, poi ho le mie idee". (fonte youtube)
Scandalo Lusi, Rutelli: poteva non sapere? (Otto e mezzo, 02/02/2012)
Creato il 03 febbraio 2012 da Matteviola90Ospite di Otto e Mezzo, il senatore Rutelli parla dello scandalo Lusi, rispondendo alle domande di Lilli Gruber e di Antonio Padellaro, direttore de "Il Fatto Quotidiano". Rutelli spiega che si "fidava ciecamente" di Lusi e si definisce "addolorato" per "un caso orribile che ci ferisce in modo drammatico: siamo stati fregati". E aggiunge: "Ne va della mia onestà personale, mi batterò per poter guardare in faccia le persone per strada". Come è stato possibile? "Bisogna partire dalla personalità di Lusi». Incontrato quando è direttore generale degli Scout. Uno che, sostiene Rutelli, "rifiutava di pagare un pony express, negava gli hotel a deputati inmissione". Insomma, "uno severo, antipatico, rompiscatole". Un tesoriere modello che "non ha lasciato debiti, non ha fatto speculazioni, ha curato i dipendenti". "Se mi avesse chiesto 20 giorni fa 100 mila euro per un'azione benefica, glieli avrei dati. (...) Ci sono partiti padronali dove il leader controlla la cassa. Io ho un'altra cultura. C'erano quattro livelli di controllo diversi: revisori dei conti, comitato di tesoreria, assemblea federale, Camera dei Deputati. Tutti elusi. Ringrazio la magistratura per aver scoperto Lusi". Rutelli difende la sua onorabilità: "Un politico deve essere tracciabile. Io vivo nella casa costruita da mio padre. Sono pronto a una sfida pubblica con altri leader: io non ho case all'estero, non ho barche. Pubblico ogni tre mesi il mio estratto conto. L'ultimo, del 31 gennaio, è di 56 mila euro". Padellaro chiede: non c'è una responsabilità politica di omesso controllo? "Sono addolorato e dico che certamente si doveva fare di più". E le denunce di opacità di Arturo Parisi e altri? "Se ci fosse stato uno che, anziché critiche legittime, ci avesse detto di andare a vedere delle voci di bilancio lo avremmo fatto". E ora? "Chiederemo la restituzione totale dei soldi rubati da Lusi". E degli altri soldi? "Prima metteremo in sicurezza Europa e i dipendenti, poi ho le mie idee". (fonte youtube)
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