Scandalo MiArt

Creato il 08 aprile 2011 da Elenatorresani

Comincio dalla fine, giusto per non perdere tempo.
Sono andata dall’usciere chiedendo: “15 euro ed è tutto qui? O ci sono padiglioni nascosti che mi sono persa?”
Perché se già l’anno scorso il MiArt non aveva riservato niente di particolare, quest’anno ha regalato la sorpresa di una tristezza infinita: non solo per il numero degli espositori, visibilmente decimato, ma anche per la qualità dei pezzi esposti.

Blu&Joy

Che se non fosse stato per qualche Adami e qualche Baj, si sarebbe camminato tra gli stand senza fermarsi troppo. Accanto a opere esposte per il terzo anno consecutivo (ebbasta!), il nulla.

Enrico Baj

E se l’anno scorso mi lamentavo delle poche novità, della totale assenza di video arte, della scarsa presenza di fotografia e installazioni, quest’anno mi sarei messa a piangere dallo sconforto.
Per fortuna Blu&Joy mi hanno ridato il sorriso: loro sì che non deludono, riuscendo a riempire il vuoto di Lotto Fiera con il loro piglio amaro e dissacrante.

Blu&Joy

E poi la regina, Patricia Piccinini, che sono riuscita a vedere per la prima volta dal vivo: non volevo crederci, e quasi me la perdevo, la piccola bimba elefante, confinata in un misero angolo ai margini del padiglione.

Patricia Piccinini

Sono stata felice di ritrovare Giuseppe Veneziano, Carla Bedini, Piero Gilardi e Federico Guida, ma che desolazione, cari milanesi miei!
“Tutta colpa della crisi”, dicono. E’ davvero così?
C’è davvero da strizzare l’anima e metterla ad asciugare fuori al sole, ora che arriva l’estate.

Pistoletto "Stracci d'Italia"

Francesco De Molfetta

Nicola Bolla

Bertozzi e Casoni

Carla Bedini

Julian Opie

(trova l'intruso n.d.r.)

Botero

Francesca Pasquali


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