Settimana di grandi preparativi a Montreal per il weekend appena terminato, si è infatti svolto presso l’Ile de Notre Dame il Gran Premio di F1 nel circuito Gills Villeneuve, così denominato in onore del campione canadese (per dovere di cronaca ha vinto l’australiano Ricciardo). L’evento attira in città turisti, curiosi ed appassionati di motori e pure di belle donne, diciamolo. Feste ed avvenimenti mondani fanno da contorno alla competizione, creando gran scompiglio in città e nella sottoscritta, la quale passeggiando per il porto in preda a dejavù, credeva di essere stata catapultata nel bel mezzo della settimana della moda a Milano (appuntamento da cui rifuggo volentieri anche quando sono in Italia).
Insomma in città traffico e caos più del solito, ed io, che soffro di una forma latente di agorafobia, data la troppa umanità presente, sono fuggita dalla metropoli e dal suo frenetico cancan. Con Merdolo siamo andati a zonzo per parchi naturali, estraniandoci dall’affollata Montrèal e rilassandoci passeggiando (a volte anche lottando con il passeggino) tra le fresche frasche.
Destinazioni prescelte per la nostra fuga il noto Parc national des Îles-de-Boucherville sull’Ile Charron, in cui eravamo già stati per il picnic, che presenta un’altissima concentrazione di cervi della Virginia ed il meno noto, ma ugualmente suggestivo, Parc-nature de l’Île-de-la-Visitation, a nord della città, che solo a posteriori ho scoperto essere un paradiso per gli appassionati di birdwatching. Fortunatamente in entrambi i luoghi abbiamo avuto l’occasione di fare piacevoli incontri con la fauna animale locale.
Mi riconcilia con il mondo osservare questi animali in libertà; dare un biscotto a Merdolo mentre una coppia di cervi ci osservava incuriosita è stata un’esperienza unica, “per tutto il resto c’è MasterCard”.
Ah, finalmente dopo tanto girovagare ho visto un castoro!!!