Scarico del wc che perde. Come ripararlo?
E alla fine sono dovuto intervenire. Plim, plim, durante il giorno, durante la notte, insomma la classica goccia cinese. Quel maledetto rumore di gocciolare proveniente dalla cassetta dell'acqua del wc, sommata al rumore sordo dello scorrere dell’acqua all’interno dell’impianto del teleriscaldamento dietro la testata del letto è un attentato al mio riposo notturno e... al mio portafogli visti i costi odierni dell’acqua.
Quello che mi è successo è un evento molto comune soprattutto se la casa inizia ad avere un po’ di anni sulle spalle. Personalmente conosco due tipologie di cassette per lo scarico del wc: quelle incassate tipo “Geberit”, per intenderci e quelle esterne collocate in alto sopra il wc. Sono diverse per quanto riguarda il tipo di installazione ma il loro funzionamento idro-meccanico è pressoché simile. Le prime, incassate all’interno della muratura, presentano l’indubbio vantaggio di essere celate alla vista e di essere molto meno rumorose. Alcune, le più costose hanno anche il doppio pulsante di scarico per decidere quanta acqua rilasciare del wc. Di contro hanno un prezzo di acquisto e costi di installazione più alti e la manutenzione dei meccanismi interni risulta più difficoltosa. Quelle esterne, sicuramente più economiche e con costi di manutenzione più contenuti non brillano certo per quanto riguarda l’estetica. A meno che non vogliate volutamente avvicinarvi a quello stile un po’ retrò. In questa scheda descrivo come sono intervenuto sulla casetta del wc di casa mia, prodotta dalla ditta Faismilani (non molto nota al grande pubblico, ma degna di apprezzamento per la sua semplicità di funzionamento), ma il concetto espresso è uguale per tutte. Il meccanismo interno di altre cassette prodotte da altre ditte è sicuramente diverso ma partendo dal presupposto che sono state progettate per essere smontate per la manutenzione occorrerà solamente un poco di impegno per capire il sistema di smontaggio dei componenti.
DIFFICOLTA'
ATTREZZI
Un giravite, liquido anticalcare e un tubo di plastica.
Ma veniamo all’evento, che poi è il problema più frequente e cioè un continuo flusso d'acqua nel wc più o meno intenso. All’interno del catis ci sono, tra gli altri, due componenti principali, il rubinetto dell’acqua e il tampone del sifone o tubo troppo pieno. Ed è su questi che dovremo concentrare la nostra attenzione.
La perdita di acqua nel wc, infatti, è la conseguenza del malfunzionamento dell’uno o dell’altro o se ci dice proprio male, di tutti e due.
1 - Rubinetto dell’acqua che perde
L’acqua goccia dal rubinetto, a causa della guarnizione rovinata o difetti del rubinetto stesso, fa innalzare oltre il limite prefissato il livello all’interno del catis e l’acqua in eccesso passando per il “tubo troppo pieno” fuoriesce nella tazza, continuamente.
2 - Tampone del sifone o tubo troppo pieno con pallina acquastop che non tiene
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Quando premiamo il pulsante di scarico il tampone all’interno si alza e permette all’acqua di sgorgare nel wc ma quando è in posizione di riposo, grazie alla pallina acquastop alla sua basetiene l’acqua all’interno del catis. Se questa è rotta o ricoperta dal calcare, non assolve più alla sua funzione e come risultato si avrà un rivolo continuo di acqua nella tazza con formazione di calcare che, con il tempo, acquisisce la caratteristica e poco gradevole colorazione gialla.
La prima prova da effettuare quindi, per capire l'origine del problema, a meno che non siamo interessati a fare una manutenzione completa ad entrambe, ed è quello che consiglio, è chiudere il rubinetto con l'apposito rubinetto e attendere dai 10 ai 15 minuti ed aspettare che il flusso d'acqua nel wc si interrompa.
Ma dov’è posizionato il rubinetto?
All’interno del catis.
Procedo quindi con ordine.
1 - Con il giravite rimuovo le viti alla base della placca di comando. Dopo averla rimossa occorre rimuovere, subito dietro, il supporto porta placca che è bloccato da due viti.
ATTENZIONE: da questo momento in poi occorre utilizzare la massima cautela nel maneggiare gli attrezzi o parti dei meccanismi per evitare che cadano all’interno del catis. Sarebbe oltremodo scomodo, se non impossibile, recuperarli.
Allora torniamo al rubinetto dell’acqua. L’ho chiuso e sono passati 15 minuti ed ora non mi resta che osservare, all’interno del catis, a che livello si trova l'acqua.
I casi sono due!!
-number one: il livello dell’acqua è stabilizzato al livello max. Il problema quindi è localizzato nel rubinetto. La palla del tampone tiene perfettamente ma l'acqua in eccesso che goccia dal rubinetto fuoriesce dal troppo pieno.
-numebr two: il livello dell’acqua nella cassetta è nettamente diminuito o addirittura non vi è più acqua. La causa è da imputarsi al tubo troppo pieno con pallina acquastop che non chiude perfettamente sull'anello di tenuta.
3 - Non resta che estrarre il gruppo del tampone del troppo pieno e, visto che ho smontato ormai quasi tutto, dare anche una controllata alla guarnizione del rubinetto.
La sequenza sottostante è più esplicativa di qualsiasi descrizione. Grazie allo snodo in gomma presente a metà, il tubo del troppo pieno si estrae con molta semplicità.
4 - La mancata tenuta dell'acqua della palla in fondo al tubo del troppo pieno è da imputarsi esclusivamente, salvo rotture, alla formazione di calcare e muschio.
Non resta quindi che dotarsi di anticalcare e spugnetta e rimuovere tutta la sporcizia presente soprattutto sulla parte finale della palla che ha funzioni di tenuta.
5 - Il calcare non si deposita solamente sulla palla ma, anche e soprattutto, in fondo al catis precisamente sull'anello di tenuta. Il mio sistema per rimuoverlo si divide in due parti:
a- verso del wc-net o altro anticalcare all'interno del catis e lo lascio agire per una decina di minuti;
b- inserisco un tubo di plastica vuoto all'interno del catis, e con delicatezza rimuovo il calcare depositato sull'anello. E' impossibile vedere all'interno del catis, ma un singolare scricchiolio confermerà che il calcare si sta rompendo e distaccando. Una buona quantità di acqua versata successivamente né faciliterà la rimozione.
Tubo in plastica
7- Il lavoro è terminato. Non resta che rimontare e prima di fissare la placca di comando fare un test per verificare la tenuta. Nel caso fuoriuscisse ancora acqua, ripetere il passaggio n.5.
2014-faidatesecondome.it - Alfredo Onori ©Riproduzione Riservata
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