No, dico io... almeno la copertina.. potevate non copiarla? La storia, quella si sa, è appetibile, ma se la racconta un uomo difficilmente interessa. Insomma, l'uomo che racconta l'universo degli appuntamenti al buio è come il cane che morde l'uomo. Viceversa, se la protagonista è una donna.. apriti cielo! Si scatena la fantasia e non mette limiti alle pruderie più ardite. Quante fellatio nell'albo d'oro? Con ... o senza? Quante volte ha mollato il lato B? Vuoi mettere? Come direbbero a Roma... "N'artra camminata". Ma, ripeto, almeno una copertina originale, almeno quella! La casa editrice è la stessa che al mio libro ha detto "No, grazie". E non si può nemmeno parlare di casualità, perché anche nella versione precedente, quella digitale, la copertina di "Astenersi perditempo" era pressochè simile a quella attuale. Insomma, scarpa.. ops.. gatta ci cova. Vabbè, saranno solo pensieri maliziosi ma, come diceva il buon Andreotti, a pensar male si fa peccato ma molto spesso ci si azzecca. Che dire, infine, di Vanity Fair? Avevo mandato anche a loro la recensione del mio libro, ma... CESTINO. Adesso, invece, le pagine della rivista si aprono per questa propompente Lisa Elisa e il suo "12 chicchi d'uva". L'uomo che morde il cane. E tutti felici e contenti....
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