Di Milano mi resta addosso l'aria umida di Novembre, quell'aria che si appiccica alle ossa e sembra volerti dire che non ti scorderai facilmente di quella città ammaliante e contraddittoria, plateale eppure intima, metropoli nello stile, quasi un villaggio nelle botteghe e nei caffè delle vie pedonali ricoperte di sanpietrini e di bici. I vicoli stretti e silenziosi in bianco e nero percorsi lontano dalle piazze affollate il Sabato, l'esplosione improvvisa di colore dei palazzi, il parco d'autunno esplorato insieme ad una piccola meraviglia di neanche tre mesi di vita.
Milano è un concerto, la prima volta di Arciuli alla Scala vista con un amico venuto a trovarci, è sentire quelle note riempire la sala e poi cadere a terra, dopo aver volteggiato nell'aria su fogli bianchi impazziti.
È uscire a camminare tra i profili del tram sotto una pioggia sottile, e sentire che a volte anche la nebbia sa scaldare incredibilmente.