Saranno sottoposti per la prima volta ad una Tac grazie alla quale si potranno scoprire età, patologie mediche e abitudini alimentari. Di cosa stiamo parlando? Dei calchi degli antichi pompeiani che martedì 29 settembre saranno analizzati in un laboratorio mobile allestito per l’occasione all’interno dell’Anfiteatro degli scavi di Pompei.
I calchi delle vittime dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. nascondono informazioni preziose che potrebbero servire agli studiosi per capire al meglio chi popolava duemila anni fa l’antica metropoli di Pompei.
Ad essere analizzati per primi saranno i resti ossei di un bambino e di un adulto e grazie all’esame della dentatura si potrà inoltre stabilire se i resti umani rinvenuti nel corso degli anni appartenevano a singoli gruppi familiari o meno.
Come ricordato da Repubblica.it, per il momento a Pompei solo 20 calchi su 86 sono esposti nella mostra “Pompei e l’Europa” ma il soprintendente Massimo Osanna ha comunicato che potrebbe ben presto arrivare “una soluzione per l’allestimento permanente dei calchi per renderli visibili al pubblico e assicurare le migliori condizioni di conservazione, anche all’interno delle domus nelle quali furono rinvenuti, come la Casa del Criptoportico e la Casa di Fabio Rufo”.