In Italia è tutto difficile, anche le cose più facili. Il governo dei tecnici dice che sta facendo molto per le semplificazioni. Infatti pare che licenziare una persona sia diventato, e lo sarà sempre di più, estremamente facile. Eppure altrettanto facile non è licenziare un politico, nemmeno se si tratta di autolicenziamento!
La giunta Polverini è ufficialmente caduta da ormai due settimane e ancora i 'laziali' (regionalmente parlando) non sanno quando si andrà a votare. In regione Lombardia la lega ha scaricato (finalmente) Formigoni eppure sono ancora tutti in carica e spesati. I consiglieri di opposizione, in pompa magna sia nel Lazio che al Pirellone, avevano annunciato le loro dimissioni. Peccato che alle parole nessuno sia passato ai fatti visto che di autolicenziamenti SCRITTI non ne sono arrivati.
Tranne uno, un consigliere dell'Italia dei Valori il quale ha presentato in forma scritta le sue dimissioni, con una settimana d'anticipo rispetto alla data che gli avrebbe permesso di maturare il vitalizio di 1300 euro al mese, sommabile alle altre pensioni, per aver lavorato due anni e mezzo in regione. Un uomo solo, o meglio Sola visto che è questo il suo nome.
Un'iniziativa così sconcertante che addirittura i suoi stessi compagni di partito l'hanno criticato. Per noi esseri umani normali, non facenti parte della casta, potrebbe sembrare quasi una notizia confortante il pensiero che almeno uno in mezzo a tanti abbia ancora un pò di decenza. Ma (c'è sempre un ma), la notizia del giorno è che la prossima assemblea regionale della regione Lombardia è stata spostata di un paio di giorni.
Cosa vuoi che siano un paio di giorni? Sono un'enormità se la nuova data è dopo il valico della mezza legislatura rendendo nulle le dimissioni del povero Sola "forzandolo" quindi a ricevere il vitalizio. La Casta insomma difende se stessa anche dai comportamenti eversivi di chi ne fa parte.
di Gimmi Cavalieri