Scrivevo quattro mesi fa… «Alt, caro il mio Zamarion! Questa storia l’abbiamo già sentita un sacco di volte: tu scrivevi, tu hai scritto, tu l’avevi detto… Anche a voler sorvolare per carità di patria sulla volgarità di questo vezzo, tu, caro il mio saputello, hai la spiacevole abitudine di ricordarti solo delle poche volte che l’imbrocchi giusta, cioè delle poche volte che colpisci per miracolo il bersaglio di striscio, ma di tutte le volte che spari (infatti tu non ragioni, ma spari, cocco bello) che spari, dicevo, il rigore il tribuna tu non ti ricordi mai.» Avete ragione: non me lo ricordo mai. E poi è un compito che lascio alla numerosissima turba dei miei invidiosi nemici. «Compito? Ma quale compito! Tu pensi veramente che qualcuno abbia voglia e tempo di compulsare la tua robaccia per prenderti in castagna?» Non lo penso affatto: ignorare (ostentatamente) una voce che brilla per schietta autorevolezza è infatti una delle forme più sottili di persecuzione intellettuale. E’ perciò con spirito indomito e al servizio della verità che voglio appunto ricordare che quattro mesi scrivevo: «ci sarà tempo per ricominciare a menare il can per l’aia, ma per il momento è meglio lasciare certe smargiassate da dilettanti a novizi come la presidentessa di Scelta Civica, la quale ha preannunciato l’incorporazione dei montiani tra gli addetti alle salmerie dell’esercito renziano con queste parole: “Con il segretario del Pd ci confrontiamo su riformismo, e se agli annunci seguiranno i fatti si avvierà di certo un dialogo importante.”» Il messaggio di Stefania Giannini è stato talmente chiaro che gli elettori montiani, con un sorprendente sussulto di dignità, rigettando ogni finzione, alle elezioni europee hanno preferito votare senz’altro per Renzi. “SCELTA EUROPEA con Guy Verhostadt”, la coalizione liberal-democratica formata da Scelta Civica, Fare e il Centro Democratico dell’inossidabile Tabacci ha infatti conquistato uno sbalorditivo 0,7% dei voti. Che non sono poi neanche pochi, a dire il vero, visto il nome marziano della lista. Voglio dire: non faccio certamente il tifo per quella sguaiatezza nella quale, purtroppo, noi italiani indulgiamo troppo spesso; non dico che battezzare una lista col nome di “CA**I NOSTRI -Europa +gnocca” sia segno di lodevole fiuto politico; ma perché spaventare l’uomo della strada con una denominazione da seminario internazionale sul lago di Ginevra?
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