Ogni giorno c’è qualcosa di nuovo che spopola sul web, un video che sfonda, una foto che fa il giro dei blog e dei siti di informazione, lo strafalcione più cliccato, la gag involontaria ripresa per caso, la rissa, il filmato che fa scompisciare grandi e piccini, travet e manager, intellettuali e non. E anche le testate che dovrebbero essere le più autorevoli, o almeno le più affidabili, le più serie, hanno il tormentone del momento in pole position nella colonnina infame delle stronzate, tra uno scorcio di tette, un bacio saffico e l’abnormità faunistica più in voga, il coccodrillo gigantesco, il ragno campione del mondo, il polpo veggente, il figlio di dj Francesco. Nulla ci è risparmiato in questa rubrica trasversale che è l’Internet delle facezie, che mescolata in prima pagina a scioperi generali, mercati che collassano e maggioranze che implodono fa sembrare tutto un grande Circo Orfei virtuale, tutto quanto fa spettacolo, il bello della diretta. E presto, al posto dell’ormai desueto “visto in TV”, a fianco dei prodotti sulle riviste e negli spot comparirà il bollino “visto su Internet”. Hai visto su Internet? Figata, eh?
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