“Scemo come tuo padre” di Beppe Tosco

Da Vivianap @vpicchiarelli

Dal riconoscimento del bebè all’uso disinvolto del seggiolino omologato per bicicletta, dalla prima supposta alla lotta ai microbi, dalle recite scolastiche all’“età difficile”: essere figlio è naturale, ma essere genitore è un’avventura. 
E quando Beppe Tosco, padre di due figli oggi grandi, ha avuto tra le braccia il suo primo frugoletto si è reso conto che fare il papà non fa solo diventare adulti, ma anche tornare bambini. 
E con questo manuale assai scorretto per allevare i figli a terra ci riporta direttamente nel nostro passato, quando aspiravamo l’aranciata con un grissino, cercavamo di baciarci i gomiti con la lingua e ci facevamo il segno dell’orologio morsicandoci il polso.
Con questo libro Tosco si mette in gioco in prima persona con un diario ricco di osservazioni spesso ironiche e surreali ma contenenti profonde verità. 
E ai perplessi lettori che dovessero domandare: perdonami, e io che non sono genitore?
L’autore risponde “sei figlio, amico, e tanto ti basti”.

L’AUTORE
Beppe Tosco fa l’attore e l’autore comico, ma come lavoro ha fatto per venticinque anni il papà. Collabora da quindici anni con Luciana Littizzetto, però scrive anche per Enrico Bertolino, Ale e Franz, Luca e Paolo, Sabrina Impacciatore e tanti altri. Con Luciana Littizzetto scrive e interpreta gli sketch della trasmissione “La Bomba” in onda su Radio DeeJay. Con Mondadori ha pubblicato Finché matrimonio non ci separi (2005), È finita la benzina (2010), Le zanzare sono tutte puttane (2011), e Perché le donne credono nel colpo di fulmine, gli uomini nel colpo di culo (2012).

Un libro “sgangherato” e “scorretto” è questo anti-manuale del genitore imperfetto o, meglio, del padre imperfetto che, una volta diventato tale, si riscopre anche figlio. Denso di situazioni al limite del grottesco, il libro, strutturato come una sorta di diario, risulta esilarante per la maggior parte del tempo anche se pecca nel ricorso ad alcune forzature linguistiche e cade, talvolta, in banalità che spompano il ritmo. Tutto sommato, fa sempre piacere leggere testi sulla genitorialità scritti da uomini.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :