Scendo nella terrazza delle stelle

Da Arkavarez

scendo nella terrazza delle mie stelle ad ingoiare un cimitero di parole, lasciato là, nell’incastro sordo dei gesti, scolpito su marmi in disuso e immortali fiori ad annusarne la decomposizione recente.
e la mente, la mente è cieca e guarda in alto, verso un firmamento di luce e di piccole aperture tra i denti, come ansiosa di prendere aria, a profanare il respiro di sillabe racchiuse, appollaiate e sepolte nell’incavo del silenzio, morte.
ma di morte invincibile.
che al ruminare si trasforma,
come esca a tracimare le correnti del vuoto alla feconda terrazza delle mie stelle.
Roberto Massaro 
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