Scene di cacca in Bassa Baviera

Creato il 08 giugno 2015 da Albertocapece

Ebbene sì, il magico Renzi, il massoncino di volta dell’Italia merkeliana ha diritto agli onori che si merita: invitato al G 7 di Monaco  non ha trovato la cancelliera ad accoglierlo visto che aveva bel altro da fare che non occuparsi del servo sciocco che conta come il due di coppe quando briscola è a bastoni. Ma lo ha fatto ricevere da una banda in lederhosen che invece di intonare l’inno nazionale ha suonato Azzurro, mentre il bullo di provincia mostrava supremo compiacimento come è possibile vedere qui , invece di accorgersi del simpatico scarso credito da cui è accompagnato e in cui sta trascinando il Paese.

Subito dopo Renzi è stato portato alla sede del G7, il castello di Elmau, vicino Garmisch, oggi una lussuosissima Spa in cui la stanza singola più economica costa 620 euro a notte. Una sede appropriata per un vertice cominciato con le farneticazioni di Obama sulla presunta aggressione russa all’Ucraina: Schloss Elmau infatti fu restaurato e rimesso a nuovo negli anni della prima guerra mondiale dal teologo e filosofo Johannes Muller, che poi vi visse costantemente fino alla morte trasformandolo in una sorta di cenacolo, covento e pensatoio per la razza ariana. Insomma un personaggio tra i più noti venditori di cianfrusaglie intellettuali rfazziste e grande ammiratore di Hitler che secondo lui era “l’organo ricevente del governo di Dio e trasmettitore di raggi eterni”.

Per fortuna i “grandi”, evitando altre e più attinenti definizioni, hanno trovato ad attenderli una manifestazione di 50 mila persone a Monaco e un nutrito campo alternativo alla cui sorveglianza sono stati adibiti addirittura 20 mila poliziotti. Almeno un po’ di vita tra le illustri anime morte.


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