Il vis-a-vis tra Renzi e Grillo ha rivelato tutto l’istrionismo del comico e la sua voglia di allestire uno spettacolo per compiacere gli ascoltatori che ancora si fanno incantare dalle sue parole, anzi dai suoi insulti verso tutti quelli che detengono il potere. Se alcune delle sue idee (in particolare quelle sui privilegi della casta e sulle riduzioni di alcune spese) sono proponibili e possono essere condivise, il tutto viene vanificato dal modo volgare e becero in cui vengono esposte.
Poi c’è sempre la questione della mancanza di democrazia nel movimento. I quattro seguaci che avevano osato criticarlo sono stati subito “invitati” a dimettersi, (invito non raccolto) e subissati di insulti volgari sul web. Un sondaggio ha però evidenziato come la maggior parte degli ascoltatori (non è detto se simpatizzanti o meno di Grillo) sia stata maggiormente a favore di Renzi.
Quest’ultimo sarà anche manovrato da poteri occulti, ma i grullini non si avvedono che a loro è precluso pensare con la propria testa e che devono seguire ciecamente il diktat del nuovo ducetto in pectore.
Lo stesso Grillo ha detto di non essere democratico e di sperare in una “sobria dittatura”. (sobria? boh!)
In sintesi: o con me o vaffanculo!
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