SCHEDA DI VALUTAZIONE 14) RACCONTOIl cacciatore di memoriePunteggio 107/150 NOME: ChiaraCOGNOME: GhioTITOLO RACCONTO: Il cacciatore di memorieCREATURA: Divoratore di memorieNUMERO RACCONTO: 14GIUDICE: ANGELA VISALLI (Admin Club Urban Fantasy)TRAMA: 8SINTASSI E GRAMMATICA: 5ORIGINALITA’: 10 COERENZA: 8EMOZIONE: 8Totale punteggio: 39Bel racconto, in cui il sentimento della solitudine si riesce a percepire molto bene. Molto originale per la creatura usata, non ho mai sentito parlare di divoratori di memorie, sarebbe interessante leggerne di più, anche come protagonista di un romanzo non sarebbe male. Per quanto riguarda invece i difetti: è troppo raccontato, e poco mostrato e i dialoghi tra i protagonisti non mi sembrano molto reali o credibili. Scelgo di dare un voto basso in sintassi e grammatica proprio per questo, anche se il racconto si presenta scritto bene, ma non rende il protagonista l'artefice del proprio destino, ma lo racconta come qualcosa di già avvenuto. Inoltre vi è l'uso di alcune ripetizioni, come nel caso della parola "miserabili" usata un pò troppe volte. In ogni caso il finale è toccante e le frasi usate per descriverlo sono veramente d'effetto. GIUDICE: Stefano Giovanni Muscolino (Arkavarez)TRAMA: 8SINTASSI E GRAMMATICA: 6ORIGINALITA’: 8COERENZA: 6EMOZIONE: 8Totale punteggio: 36Una trama stesa bene con un interessante flash-back che ripercorre la vita del divoratore di memorie. La storia è veramente emozionante e mi ha coinvolto molto. L'unica pecca sono delle piccole incoerenze, ad esempio come faceva la ragazza a sapere che fosse “un messaggero di morte”, ha forse una sensibilità particolare? Cosa che sarebbe stato meglio, secondo il mio modesto parere, spiegare. GIUDICE: Michael Rigamonti TRAMA: 5SINTASSI E GRAMMATICA: 6ORIGINALITA’: 8COERENZA: 7EMOZIONE: 6Totale punteggio: 32Il POV è ben organizzato anche se continua a focalizzarsi su i vari personaggi. Il raccontato del passato che d'improvviso diviene flashback al presente invece è un errore gravissimo che disorienta come poche cose il lettore ed è da evitare nel modo più assoluto. Anche l’organizzazione temporale della trama è poco accorta in parecchi passaggi. Questo rende il testo una cascata opprimente di eventi uno dietro l’altro, senza lasciare al lettore una linea temporale delineata facilmente apprezzabile. La costruzione dei periodi è talvolta appesantita per la presenza di molte subordinate, tranquillamente riorganizzabili in periodi più brevi e meno strascicati. Il lessico è ottimo ma la sintassi, sebbene ben organizzata, in alcuni passaggi risulta poco convincente. La resa artistica è altissima e da al progetto letterario grandi potenzialità poco sfruttate.
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