SCHEDA DI VALUTAZIONE 21) RACCONTOGocce d'acqua salataPunteggio 105/150 NOME: Crystal COGNOME: ShanesilverTITOLO RACCONTO: Gocce d'acqua salataCREATURA: EntNUMERO RACCONTO: 21GIUDICE: ANGELA VISALLI (Admin Club Urban Fantasy)TRAMA: 7SINTASSI E GRAMMATICA: 6ORIGINALITA’: 8COERENZA: 6EMOZIONE: 10Totale punteggio: 37Racconto molto carino, l'uso della prima persona si addice ad esprimere alla perfezione le sensazioni dell'Ent, la solitudine e la tristezza sono espresse bene. La creatura usata è particolare, malgrado appartenga ad un universo ben diverso (come quello del Signore degli anelli), ma qui è usata senza far riferimento a nulla del suo contesto originario, regalando cosi alla storia una sua unicità. Il lettore è coinvolto nelle emozioni dell'Ent e si sente partecipe. Unico neo, stare attenti a non fare troppe ripetizioni nel testo, ad esempio "gocce di acqua salata" definizione menzionata troppo spesso, avrei lasciato questa frase solo per il finale, usando altro durante il testo. Oppure "creatura-che-si-sposta" secondo me è ripetuto troppe volte, capisco che sia il modo usato dall'Ent per indicare gli umani, o anche solo "creature" usato troppo, come anche "tavoletta", personalmente varierei un pò i termini. Peccato per il finale, che secondo me, lascia il lettore un pò in aria, mi sarebbe piaciuto sapere che fine fa la ragazza o anche l'Ent.GIUDICE: Stefano Giovanni Muscolino (Arkavarez)TRAMA: 6SINTASSI E GRAMMATICA: 7ORIGINALITA’: 7COERENZA: 6EMOZIONE: 9Totale punteggio: 35La grammatica è abbastanza buona, a parte qualche ripetizione di troppo. La trama è fin troppo semplice. Un po' incoerente in alcuni punti, avrei preferito conoscere di più (l'albero alla fine viene abbattuto o meno?). Il punto forte però del racconto è che mi ha commosso! E' infatti ricco di espressioni e sentimenti che ti entrano dentro e ti lasciano un misto di tenerezza e malinconia. GIUDICE: Michael Rigamonti TRAMA: 7SINTASSI E GRAMMATICA: 6ORIGINALITA’: 8COERENZA: 5EMOZIONE: 7Totale punteggio: 33Parecchie ripetizioni (creature, possono spostarsi). Scorretti i reiferimenti verbali (si inizia parlando di creature, plurale femminile, e il primo capoverso si conclude riferendosi a "sono tutti molto simili", plurale maschile). La narrazione è veloce, fluida e coinvolgente, ma le scene e i dialoghi avanzano a scatti e con qualche problema di credibilità. I personaggi sono piatti o troppo irreali, soprattutto la bambina che non trapela nessuna emozione se non quella espressamente descritta dal narratore e parla utilizzando un lessico poco adatto. Anche la coerenza viene lesa in alcuni punti. Le descrizioni sono un po' vaghe e con aggettivi superflui. Alcune espressioni dialettali o gergali (scivola giù, cade giù). Andando avanti la narrazione e l'intreccio migliorano ma persistono i problemi di credibilità nella rapidità delle azioni che si svolgono. Buona la trama e il suo intreccio nel complesso.