Un fatto che mi rattrista sempre è la fuoriscita delle schede dallo zaino dei bambini: schede dimenticate, schede eseguite e riposte al volo in mezzo al libro e poi scappate in un vagabondare solitario dentro lo zaino, schede che cadono a terra quando il resto del materiale prende posto sul banco e nascostamente riposte da manine furtive, sul fondo buio dello zaino.
Ora se scegliamo di fornire la scheda a completamento dei materiali usuali, io credo che dobbiamo dargli la stessa dignità del resto del materiale scolastico e per il quale pretendiamo ordine e cura: riposta nel suo raccoglitore o incollata sul quaderno come pagina aggiuntiva o sopra la pagina se dietro non è stampata. Perché la cosa è una: la scheda ha o non ha volore didattico? Se ha valore didattico vanno date indicazioni precise anche sulla loro conservazione, con precisione e puntigliosità come per le altre cose.
Lo so molti sostengono che il bambino deve essere autonomo e deve avere cura del materiale senza che glielo si debba ripetere, ma se ciò non accade, non una, ma due tre e tante volte ancora, significa che ciò va ricordato. E io non confonderei l'autonomia con il ricordarsi le cose: l'autonomia è eseguire a dieci, come nove, otto e sette anni, ciò che dice l'insegnante. Il bambino non autonomo in realtà è colui che non è in grado di farlo anche quando diamo indicazioni in merito. Quindi se la scheda è un compito che riteniamo valido quanto il resto, essa va curata e conservata in modo analogo all'altro materiale. Altrimenti il rischio è che siano proprio le nostre indicazioni troppo blande a ingenerare l'idea che era solo una scheda senza importanza.
L'immagine è tratta da www.fantavolando.it
© Crescere Creativamente consulta i Credits o contatta l'autrice.