Il giovane chierichetto Aaron Stampler (Edward Norton) viene arrestato con l’accusa di aver commesso l’efferato omicidio dell’arcivescovo di Chicago. Il suo caso viene preso in carico gratuitamente dal rampante avvocato Martin Vail (Richard Gere). Anche se gli indizi sembrano condurre tutti verso la colpevolezza di Aaron, il brillante Vail è convinto al contrario della sua innocenza.
Negli anni 90 fioccavano i film sulle personalità multiple, e questo ne è uno dei migliori esempi. Appesantito dalla deviazione verso l’intrigo di carattere finanziario e speculativo, sa però riprendersi con uno sviluppo coinvolgente e un finale a effetto. Richard Gere si cala bene nei panni dell’avvocato in questo legal thriller, mentre per Edward Norton è l’inizio di una fortunata carriera (per la convincente prova, venne anche candidato all’Oscar come miglior attore non protagonista e vinse il Golden Globe, più una serie di premi minori). Tra gli interpreti anche Steven Bauer (il Manny di Scarface) e un prestigioso parterre di attrici: Maura Tierney (sarà poi nel cast di E.R. – Medici in prima linea, ma questa è la sua prima apparizione di rilievo al cinema), Laura Linney e Frances McDormand. Il regista Gregory Hoblit veniva invece dall’universo delle serie televisive (Hill Street giorno e notte, Avvocati a Los Angeles). Il tema musicale principale è Cançao do mar, della cantante portoghese Dulce Pontes.