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Scherma: il Presidente FIS Giorgio Scarso dà i voti e ripensa a Torino

Creato il 29 dicembre 2015 da Sportduepuntozero

Tempo di bilancio per lo sport azzurro e anche per la plurimedagliata scherma. A tracciarlo, come di consueto a fine anno, il numero 1 del movimento italiano ovvero il Presidente Giorgio Scarso, siciliano ma con un’inclinazione mai negata per Torino e i suoi grandi appuntamenti schermistici: “Ricordo sempre con piacere la grande organizzazione dei Mondiali del 2006 – esordisce  – al pari delle prove di Coppa del Mondo di fioretto che ormai da due stagioni sono diventate Grand Prix FIE, maschile e femminile, sempre nella stessa arma. Bella la sede delle competizioni, il PalaRuffini, e sempre buona la risposta del pubblico. Una nota che non sempre accompagna, in Italia e nel Mondo, le nostre gare. Gli atleti non mancano mai di sottolineare quest’aspetto e anche per tale felice simbiosi danno sempre, a Torino, il 101% del proprio potenziale. Lo hanno dimostrato i nostri e le nostre big ma anche, come capitato nella recente gara Grand Prix, le emergenti come Alice Volpi, che ha conquistato il primo gradino di Coppa e di carriera proprio in terra sabauda”.

Usciamo per un attimo dalla territorialità e diamo un voto 2015 alla scherma azzurra: “Senza dubbio merita un otto, per quanto fatto soprattutto nelle gare a squadre, su tutte quelle del Mondiale di Mosca, dove abbiamo chiuso con un’esaltante doppietta nel fioretto, maschile e femminile. Un doppio oro che rimarrà negli annali del nostro movimento, centrato in una terra e contro rivali che ormai definire agguerriti è riduttivo. E’ proprio nelle gare di gruppo – ha proseguito il Presidente – che si evidenzia il potenziale di un sistema, il suo valore assoluto. L’Italia in questo non è seconda a nessuno. Lo confermano anche i risultati conseguiti nei Mondiali Giovani e Cadetti di Tashkent dove siamo risultati primi nella classifica per Nazioni. Così quelli raggiunti nei primi Giochi Europei di Baku. La costanza di rendimento ad alto livello, in ogni categoria, è ormai una nostra caratteristica, ritengo la più difficile da conseguire e confermare”.

Da Torino e dalle ultime prove di Coppa lo sguardo si è già portato verso Rio, l’Olimpiade del 2016. Come la immagina?: “Guardo e guardiamo con fiducia al grande appuntamento quadriennale che per molti dei nostri atleti rappresenta il coronamento di un lavoro lungo di preparazione. Siamo consapevoli della nostra forza e di quella degli avversari. Faremo pertanto di tutto per onorare il nostro presente ed il nostro passato e sono sicuro che ribadiremo di essere una grande Nazione di scherma e di sport”.


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