Scherma: quattro piemontesi a Plovdiv, per i Mondiali Giovani e Cadetti

Creato il 04 aprile 2014 da Sportduepuntozero

Plovdiv non è Hollywood e la Bulgaria non è certo, ancora oggi, terra di passerelle. Lo sport di alto livello è anche questo, ovvero trasferte in lande nelle quali il tempo sembra essersi fermato, concentrazione massima a dispetto delle inedite condizioni, ricerca della prestazione. Il ricordo personale di chi scrive, almeno riferito all’anno 1997, poiché Plovdiv rappresenta da molte stagioni un punto di riferimento per le organizzazioni internazionali di scherma, è questo. Viaggio lunghissimo e a tratti pericoloso per raggiungere la località, con tanto di tragitto interminabile in treno da Sofia al teatro di gare, i Mondiali Giovani e Cadetti. In tale contesto, forse un po’ migliorato ma non crediamo tantissimo, si misureranno i migliori under 17 (Cadetti) e under 20 (Giovani) del mondo, fino al prossimo 12 aprile. Sono 42 gli azzurri in competizione e 4 i piemontesi, tutti tesserati per società torinesi. L’arma di lavoro, per il poker, la spada.

I primi a provare l’impresa saranno, tra oggi (gironi) e domani (tabellone ad eliminazione diretta) Alessandra Bozza e Riccardo Abate, torinese la prima, casalese il secondo, entrambi portacolori dell’Isef Eugenio Meda ed allievi del Maestro Maurizio Mencarelli. Per loro, campioni italiani di categoria in carica, si tratta di un esordio tra i pari età (Cadetti). Di altissimo livello, poiché di gara per l’iride si tratta, lo stesso che peraltro Alessandra Bozza ha già dimostrato di poter reggere negli Europei di Gerusalemme, dove è salita due volte sul secondo gradino del podio (nella prova individuale e in quella a squadre). I risultati ottenuti dagli under 17 avranno inoltre valore doppio poiché qualificheranno per i Giochi Olimpici della Gioventù, programmati in agosto a Nanijng, in Cina.

Da domenica entreranno in scena i Giovani. A difendere i vessilli piemontesi ecco Alice Clerici, torinese dell’Accademia Scherma Marchesa, e Lorenzo Buzzi, casalese che veste la stessa casacca. Per loro, spadisti e allievi del Maestro Dario Chiadò, gara individuale e prova a squadre. Obiettivo podio, contando sul fatto che le esperienze fatte in Coppa del Mondo Giovani li hanno già messi più volte sotto la luce dei riflettori.


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