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Schermature solari, Oslo: il museo d’arte di Renzo Piano

Creato il 15 settembre 2014 da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT
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Iniziamo da Renzo Piano. Proponiamo alcuni progetti in cui le schermature solari giocano un ruolo di rilievo: ecco il museo d’arte di Oslo.

Affacciato su un canale che divide in due l’edificio, arricchito da un parco urbano con sculture all’aperto: questo è il Tjuvholmen Icon Complex, il nuovo museo d’arte di Oslo dell’architetto Renzo Piano è il nuovo segno distintivo della capitale, articolato in volumi diversi ma coperto da un’unica vela. La luce, elemento prezioso e molto raro durante l’inverno norvegese, riesce ad abitare l’intera struttura, filtrando proprio dalla sua copertura “di ghiaccio”.

Grazie alla sua riconosciuta capacità tecnica, Resstende entra a far parte del progetto rispondendo a specifiche esigenze di schermature esterne e interne, per gestire i raggi solari nei mesi più luminosi.
Lungo un lato del complesso, una “linea verde” si sviluppa partendo dal Cafè Renzo. L’architetto Piano ha voluto far convergere nel cuore del suo progetto la bellezza dell’opera museale, la naturalezza dell’affaccio sul mare e la felicità coinvolgente delle famiglie coi bambini che si riuniscono in questo nuovo spazio dedicato alla città.

Partendo da questo scenario Resstende installa il sistema di facciata L1 nell’area caffè: diciassette tende tecniche e dall’impatto minimale grazie al cassonetto perfettamente incassato nella struttura rivestita in legno.
Le successive schermature solari si sviluppano, come elementi architettonici a vista, con sei moduli Boston, nell’ampia facciata a due livelli della Lobby, per ritornare ad un singolo livello nelle vetrate della parte terminale della facciata.

Il progettista Angelo Furia ha studiato nuove piastre a serramento per facciata continua, realizzate a disegno per meglio adattarsi agli elementi architettonici di pregio dello studio RPBW. Per entrambi i modelli Resstende ha utilizzato il tessuto filtrante Sunscreen Satiné 5500 grigio/bianco. Nella zona di passaggio, dove la copertura del Complex sfiora l’acqua, sono stati installati otto moduli di tende libere a motore con il tessuto oscurante Colortex bianco.

L’Icon Complex è suddiviso in tre diversi edifici collegati da ponti: il visitatore viene condotto al grande spazio a doppia altezza delle esposizioni dell’Astrup Fearnley Museet relazionandosi continuamente tra natura e arte. L’intervento di Resstende prosegue nell’Exibition Space del museo, proponendo sistemi ZIP doppi incassati a scomparsa, filtranti e oscuranti per garantire la protezione delle opere d’arte dai raggi solari. Negli spazi adibiti a laboratori e uffici sono montate circa 140 tende libere con il tessuto DREAM grigio chiaro, caratterizzato da un’estrema stabilità strutturale senza essere trattato chimicamente.

Un tessuto di qualità estetica e naturale, inodore e morbido al tatto, espressamente studiato per le schermature solari, contribuisce a regolare la temperatura degli ambienti e dei costi di climatizzazione. Altri 176 moduli di tende utilizzano il tessuto M-screen perla nei sistemi doppi, con progettazione ad hoc per garantire un elevato standard qualitativo ed un impatto visivo legato ai dettagli architettonici. Tutti i modelli di tende installati sono a motore con finecorsa elettronico di ultima generazione, per garantire una maggiore silenziosità e integrazione ai sistemi BMS per la gestione degli apparati dell’edificio.

L’Icon Complex è stato definito “Un grande rifugio per l’arte in una struttura capace di integrarsi con il territorio”, dove anche i sistemi di schermature solari Resstende diventano opere esposte tra i Fiordi.


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