Dall’opening austriaco esce molto bene la squadra italiana, capace di mettere quattro atleti nei diciotto e ben tre nei quindici. Davide Simoncelli, uno degli esperti del gruppo, ha dato segnali confortanti con una prova solida e regolare, che gli ha regalato una rimonta nella seconda frazione di otto posizioni, fino al sesto posto che è il suo miglior piazzamento a Soelden in carriera. Roberto Nani, settimo a metà gara con un grande parziale sul muro, non ha trovato continuità nella seconda parte ma il nono posto finale consolida la sua presenza nel primo gruppo di merito. Bravissimo anche Florian Eisath, convocato sul Rettenbach solamente per l’assenza di Manfred Moelgg e Alex Zingerle, che col pettorale 52 è riuscito a qualificarsi per la seconda manche e poi chiudere al tredicesimo posto. Punti importanti anche per il torinese Givoanni Borsotti, 18°. Peccato invece per Luca De Aliprandini che nonostante la debilitazione per un virus intestinale ha lottato bene nella prima manche, conclusa in 11esima posizione, uscendo poi sul muro nella seconda quando stava attaccando con grande grinta.
Non si sono qualificati per la manche decisiva gli altri due valsusini in concorso, ovvero Matteo Marsaglia, e Mattia Casse, così come Simon Maurberger e l’ossolano Max Blardone, capitano coraggioso della pattuglia azzurra. Il prossimo appuntamento con la Coppa è fissato a Levi domenica 15 novembre e sarà uno slalom speciale. Venti giorni che risulteranno importantissimi per rifinire la preparazione e scattare definitvamente dai blocchi con grande autorità. L’Italia dello sci alpino lo spera, per rinverdire i fasti del recente passato anche nelle specialità tecniche.