Sci alpino: una stagione ad alto livello per l'Italia

Creato il 16 marzo 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

Quella che si concluderà domenica verrà ricordata come una grande stagione per lo sci alpino italiano. Sino ad ora il Bel Paese ha raccolto ben 20 podi, di cui 5 vittorie, assestandosi in seconda posizione nella classifica per nazioni alle spalle dell'inarrivabile Austria.
Le soddisfazioni maggiori sono giunte dalle prove tecniche maschili. Ad inizio anno il gigante doveva rappresentare il tallone d'Achille della nazionale, con alcuni veterani ormai logori e la mancanza di giovani talenti in grado di salire sulla ribalta internazionale. Tra i 'vecchietti', invece, Massimiliano Blardone ha fatto ricredere anche i più scettici, conquistando 2 vittorie (Alta Badia e Cras Montana) e 4 podi complessivi. Su buoni livelli è tornato anche Davide Simoncelli, mentre tra i giovani è emerso il talentuoso Giovanni Borsotti, in grado di piazzarsi con costanza tra i top15.
Tra i rapid gates, poi, l'Italia si è rivelata addirittura la nazione dominante, agguantando ben 8 podi su 10 gare disputate. A 31 anni è entrato in una nuova dimensione l'altoatesino Christian Deville, capace di vincere il prestigioso slalom di Kitsbuhel, impresa riuscita in passato solo ad Alberto Tomba ed Angelo Weiss, mentre è esploso in maniera dirompente il fassano Stefano Gross, il quale nei prossimi anni potrà ambire legittimamente alla 'coppetta' di specialità.
Non è stata una stagione esaltante, invece, per i velocisti, anche se Christof Innerhofer ha piazzato la zampata proprio nel superG disputato ieri nelle finali di Schladming. Il campione del mondo di Gais ha vissuto una stagione sfortunata e costellata da infortuni, ma a tratti ha lasciato intravedere sprazzi della sua classe cristallina, come dimostra anche il terzo posto nella discesa libera di Wengen, una delle grandi classiche del circuito. E' progredito in maniera esponenziale il giovanissimo Dominik Paris, che, da scivolatore sopraffino, è migliorato molto anche su tracciati più tecnici e tortuosi. Bene in superG Matteo Marsaglia, che dalla prossima stagione potrebbe dedicarsi al gigante a tempo pieno, mentre hanno vissuto un'annata da dimenticare al più presto gli ormai veterani Werner Heel e Peter Fill, che da un paio di stagioni faticano incredibilmente e tornare sui livelli di un tempo.
In campo fmminile si è assistito ad un altro caso tipicamente tutto italiano di atleta che comincia a vincere a 30 anni. Si tratta di Daniela Merighetti, che si impose nel mese di gennaio nella discesa libera di Cortina d'Ampezzo e da allora ha raggiunto una continuità di rendimento tale da entrare in pianta stabile tra le prime 6-7 posizioni. Buono anche il rendimento della giovane Elena Curtoni, che in superG potrebbe assestarsi presto su posizioni di vertice. Ancora troppo discontinua si è rivelata Johanna Schnarf, mentre Elena Fanchini ha vissuto l'ennesima stagione opaca.
Nelle discipline tecniche, l'Italia si è dimostrata come la nazione-guida in gigante, qualificando ben 6 atlete alle finali di Schladming. Sugli scudi Federica Brignone, capace di cogliere ben 3 secondi posti, ma si è sbloccata anceh Irene Curtoni, terza ad Ofterschwang, la quale appare l'elemento migliore su cui puntare per rilanciare lo slalom femminile azzurro, da qualche stagione affidato solo a qualche sporadico exploit delle sue migliori rappresentanti.
Da segnalare, infine, come Lisa Magdalena Agerer abbia dominato la Coppa Europa (l'ultima italiana a vincerla fu Lara Magoni nel 1992): potremmo aver trovato  una polivalente in grado di ambire alla sfera di cristallo assoluta.
http://www.intervistasportiva.com/it/altri/sci/2012-03-16/000154/sci-italia-davanti-a-te-solo-austria.aspx?pag=1
Federico Militello