Sci, arte, mare, gastronomia: cinque idee per una vacanza d'inverno nelle Asturie
Da Rottasudovest
Dici Asturie e inevitabilmente il pensiero corre ai paesaggi atlantici di
scogliere e spiagge, che sanno più di Irlanda che di Spagna, alle valli e alle
montagne che dalla Castiglia portano a Oviedo, che ricordano più le Alpi liguri
della Spagna. Può essere una regione così profondamente spagnola, l'anima
della resistenza spagnola contro l'invasione musulmana, in fondo, pur ricordando
altri paesaggi d'Europa, nel suo territorio? Se si tratta delle Asturie, sì.
Il Principato ha davvero tutto per affascinare i turisti: uno dei mari più selvaggi d'Europa, alcune
delle spiagge più belle del continente, valli verdissime in cui il tempo
sembra essersi fermato, capoluoghi con una sana aria di provincia e un bel
patrimonio culturale, le montagne più alte di Spagna. E se non fosse
sufficiente, il fascino del territorio è accompagnato da una delle storie più
antiche e più intense della penisola iberica (sulla costa asturiana c'è il
più importante giacimento europeo di resti di dinosauri), da una ricchezza enogastronomica che approfitta della varietà territoriale, dalla gentilezza e
dal senso dell'ospitalità degli asturiani.
Le Asturie si meritano una scappata anche d'inverno. E qui avete cinque idee per
scoprirle.
Oviedo. Il capoluogo delle Asturie è un piccolo gioiello dell'architettura medievale, con ritmi lenti, piacevoli e provinciali, con una preziosa Cattedrale
che custodisce uno dei simboli dell'identità asturiana e spagnola, la Croce
della Vittoria, portata da re Pelayo alla battaglia di Covadonga, nel 772, prima
vittoria dei Cristiani contro i Mori. Il centro di Oviedo è la plaza de la
Escandalera, su cui si affaccia il Teatro Campoamor, uno dei gioiellini della
cultura asturiana, in cui, a ottobre, il Principe Felipe consegna il Premio
Principe de Asturias. Da un lato della piazza si apre la calle Uría, la
principale via dello shopping, con i grandi marchi internazionali (nelle vie
laterali non perdetevi le piccole pasticcerie locali); su questa via si affaccia
il Campo de San Francisco, il polmone verde di Oviedo, altamente consigliabile per
passeggiare e liberare i pensieri (pare non sia difficile imbattersi in Fernando
Alonso e Dasha Kapustina, quando sono in città). Dall'altro lato della
Escandalera inizia la Oviedo medievale, di viuzze strette e di case basse e
colorate, con i balconi di legno, le botteghe dei giovani creativi, i ristoranti
e gli immancabili bar in cui bere il sidro. La Cattedrale, con la sua facciata
gotica, è uno dei principali punti d'attrazione di questa zona di
Oviedo. Non solo per i viaggiatori del XXI secolo: dalla sua bella piazza è
partito il primo pellegrinaggio per Santiago de Compostela, voluto da re Alfonso
il Casto. Il passato di Oviedo ci regala anche numerose opere di arte
pre-romanica, tra cui la fontana de La Foncalada, unica costruzione civile di
uso pubblico arrivata da quell'epoca al nostro tempo in tutta Europa.
Alla scoperta dell'arte pre-romanica. Con una storia che affonda le radici in
epoca addirittura pre-romana, non è difficile, per il Principato, conservare
tante vestigia del passato. Tra le più interessanti e originali per i turisti in cerca d'arte e di storia, ci sono le chiesette pre-romaniche, costruite soprattutto in epoca
visigota. Sono sparse in tutto il territorio, anche se le più importanti
sorgono nei dintorni di Oviedo (nella prima periferia del capoluogo ci sono la
chiesa di San Julián de los Prados, con le sue pitture murarie e, a poca
distanza l'una dall'altra, due delle più emblematiche di tutte le Asturie, ai
piedi del monte Naranco, la chiesa di Santa María del Naranco, in un intorno di
grande bellezza naturale, e San Miguel de Lillo, entrambe con affreschi e
decorazioni di grande originalità e fascino). Una delle principali costruzioni
pre-romaniche si trova a un lato della Cattedrale ovetense, la Cámara Santa, di
pianta rettangolare e due piani, coperti con volte a botte, di fattura piuttosto
semplice, conserva oggi le preziose opere di oreficeria della Cattedrale.
Lasciato il capoluogo asturiano, dirigendosi verso sud c'è il piccolo tempio di
Santo Adriano di Tuñón, con interessanti pitture medievali, o la chiesa di
Santa Cristina di Lena, uno dei migliori esempi del pre-romanico spagnolo,
incastonata nello spettacolare paesaggio di valli e montagne delle Asturie
centro-meridionali; a Villaviciosa, la chiesa di San Salvador de Valdediós, che
presenta al suo interno influenze mozárabes, è uno degli ultimi esempi del
pre-romanico asturiano.
Sciare sulle montagne delle Asturie. Baqueira Beret, sui Pirenei catalani, è la
meta prediletta dei famosi spagnoli, la Sierra Nevada sorprende i turisti con la
neve più meridionale d'Europa. Quello che il turismo internazionale tende a ignorare è che si scia anche nelle
Asturie, a Fuentes de Invierno e a Valgrande Pajares. La prima si trova nelle
Asturie centrali, nel territorio di Aller, e offre 8,7 km di piste, con 3 piste
verdi, 3 azzurre, 6 rosse e 3 negre; la sua rete di trasporti di risalita può
trasportare 8200 sciatori all'ora; nel complesso della stazione di sci, anche
uno snowpark, un'infermeria, ristoranti e caffetterie. Aller, la cittadina nel cui territorio sorge Fuentes de Invierno, ha un
ricco patrimonio culturale, con chiesette pre-romaniche, palazzi patrizi ed
esempi di archeologia industriale, che permette di unire gli sport sulla neve al
turismo culturale e gastronomico. Valgrande-Pajares è una delle stazioni
sciistiche più antiche di Spagna, a poche decine di km a sudest di Oviedo.
Conta su 21 km di piste, con una rete di impianti di risalita che trasporta
7mila persone all'ora, con una pista per lo sci di fondo, uno snow-park e uno
stadio per le competizioni; ci sono anche i cannoni per la neve artificiale e
150 posti letto ai piedi delle piste. Lena, la cittadina nel cui territorio si
trova la stazione sciistica, conserva la chiesa pre-romanica di Santa Cristina,
Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, oltre a una serie di edifici sia religiosi
che civili di interesse storico e culturale, che mostrano come il romanico abbia
influenzato l'arte nelle valli asturiane. Info www.fuentesdeinvierno.com
e www.valgrande-pajares.com.
Il mare d'inverno sarà come un film in bianco e nero visto alla tv, però ha un
fascino che le scogliere atlantiche e le piccole spiagge che vi si aprono
esaltano. La cittadina di riferimento per scoprire il mare d'inverno asturiano
è Lastres, a pochi km a est di Gijón: è arrampicata su una collina che si
getta direttamente nel Mar Cantabrico, lasciando a un lato una preziosa spiaggia
affollata di turisti d'estate e frequentata dagli amanti del mare d'inverno. E' un paesino di
pescatori, il cui fascino è nelle architetture settentrionali e asturiane,
con il legno e il mattone che prevalgono su tutti gli altri materiali, negli
scorci che offre sul mare dalle sue stradine in salita verso la collina, nella
sua cucina di sani ingredienti della montagna e del mare. Si trova tra Gijón e
Ribadesella, al termine della Costa dei Dinosauri e dell'Itinerario della sidra,
la prima si spinge verso occidente, fino alla vicina Colunga, che ospita il
Museo Giurassico de Asturias, il Muja (merita una visita, soprattutto se si
viaggia con bambini affascinati dai grandi mostri preistorici), la seconda
penetra verso sud, fino a Villaviciosa, alla scoperta della produzione della bevanda regionale, il sidro. In entrambi i casi si capisce perché Lastres si
merita una scappata.
Ribadesella. Sull'estremo orientale della costa asturiana, Ribadesella è una
delle cittadine balneari più famose del Principato (nel suo territorio ha casa
anche la nonna paterna della Principessa delle Asturie e il lungomare è stato
intitolato alla stessa Letizia, chiamandosi adesso Paseo Princesa Letizia). Si
trova incastonata tra le montagne e il mare, alle foci del fiume Sella, e per la
natura protetta garantita dalla particolare conformazione della foce, è abitata
sin dall'epoca preistorica. Nel suo territorio ci sono numerose grotte, la più
famosa delle quali è quella di Tito Bostillo, che conserva anche pitture
preistoriche. Il suo periodo di maggiore splendore risale ai secoli XVII e XVIII,
con il grande sviluppo del porto. E' grazie a quell'epoca che oggi la cittadina
conserva interessanti edifici civili, di origine patrizia (il Palazzo del Comune
apparteneva in passato a una famiglia patrizia). Il gioiellino di Ribadesella è
oggi il suo paseo Maritimo, il lungomare, che va dal porto fino alle spiagge. E'
diviso in tre segmenti, quello del porto è il più vicino al centro, quindi
verso il molo principale c'è il Paseo Princesa Letizia, il più frequentato,
dato che si trova tra il centro e il porto sportivo (in questo tratto c'è anche
la Lonja del Pescado, il mercato del pesce, un edificio razionalista costruito
durante la II Repubblica) e, infine, c'è il Paseo de la
Grúa, che continua fino a una grande rotonda finale, da cui si può salire al Mirador de la Capilla de Guía, un belvedere che non solo conserva i cannoni
con cui in passato si difese l'ingresso al porto, ma offre anche uno dei panorami più belli del Principato sul Mar Cantabrico.
Tutte le proposte possono essere facilmente intrecciate tra di loro, come si può intuire, dipende dai giorni di vacanza che si hanno a disposizione:
il Principato è piccolo e raccolto, Oviedo si trova a poco meno di un'ora di
auto dal mare e dalla montagna; Gijón è a poco meno di un'ora da Lastres; i
trasporti pubblici asturiani sono efficienti e l'aeroporto, Asturias, situato
strategicamente in mezzo ai tre capoluoghi, Oviedo, Gijón e Avilés, serve
facilmente l'intero Principato.
In comune le cinque proposte hanno un elemento che non dovete lasciare da parte:
la gastronomia. Ovunque vi troviate, non tralasciate la cucina locale. Per noi
italiani la gastronomia spagnola non è particolarmente originale, dato che si
basa su ingredienti molto simili ai nostri e non risulta per noi così creativa. Le Asturie sono un po'
un'eccezione, perché davvero offrono spesso sapori sconosciuti da noi. Così non si può lasciare il Principato senza una bottiglia di sidro, considerato la
bevanda regionale per eccellenza e simbolo di identità, e, soprattutto, senza
aver assaggiato la fabada, una zuppa di carni e fagioli molto saporita. E' un
piatto tipicamente invernale (dunque è questo il miglior momento per assaggiarlo), su Rotta a Sud Ovest se n'era data la ricetta un anno fa e si può confermare quanto detto allora: è uno dei piatti più
originali della cucina spagnola.
Per ogni info su itinerari e offerte nelle Asturie, il sito ufficiale per il
turismo è asturias.es; ci sono anche proposte, con schede su monumenti,
città e patrimonio culturale; è in spagnolo, inglese, francese e tedesco.
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