La prima gara dell’anno, in qualunque sport, è sempre un po’ particolare. Il gigante di Soelden, tradizionale apertura della Coppa del Mondo di sci alpino, non fa eccezione: giunto ormai alla sedicesima edizione, l’evento sul ghiacciaio del Rettenbach ha talvolta dato esiti sorprendenti, anche a causa di particolari condizioni climatiche e del manto nevoso (che, per inciso, potrebbero essere molto difficili per questo weekend, con forti nevicate previste tra venerdì e sabato e temperature che dovrebbero scendere sino ai 12-15° sotto lo zero).
In tutto questo, l’Italia non può certo dire che quella di Soelden sia la sua pista preferita: considerando la grande tradizione del gigante azzurro, negli ultimi dieci anni la nostra nazionale ha raccolto appena una vittoria e altri tre podi, su un totale di 17 gare disputate tra maschi e femmine. L’unico successo per i nostri colori è quello colto da Denise Karbon nel 2007, all’inizio di quella magica stagione che vide la finanziera di Castelrotto emergere come la vera signora del gigante, con cinque primi posti e la coppetta di specialità. L’altoatesina è poi giunta quarta nel 2008, salendo nuovamente sul podio-in terza posizione-l’anno successivo: in questo autunno 2012, Denise è riuscita finalmente a svolgere una preparazione senza intoppi e, nonostante i 32 anni, non ci dovremmo stupire a trovarla là davanti, nei posti che le competono da sempre. In quelle stesse posizioni ci auguriamo di vedere anche Federica Brignone, che nel 2011 sul Rettenbach stava sciando bene, troppo bene, prima di incappare in un banale errore e buttare al vento una vittoria ormai quasi in cassaforte. Anche Manuela Moelgg è stata capace di andare a podio (terza nel 2010), ma la finanziera di San Vigilio di Marebbe non sarà al cancelletto di partenza sabato a causa di uno scomodo mix tra il cronico mal di schiena e l’influenza.
Nel maschile, l’unico azzurro capace di stare nei primi tre è stato Massimiliano Blardone: l’ossolano ha avuto il suo debutto in CdM proprio nella località dell’Ötztal nell’ormai lontano 2000, chiudendo in ventesima posizione; nel 2004 ha sfiorato la vittoria (una manciata di centesimi alle spalle di Bode Miller), mentre nel 2009 è rimasto giù dal podio per appena un centesimo. Tra gli altri italiani, a Soelden Arnold Rieder-ormai ritirato- colse il miglior risultato della carriera con un brillante quarto posto nel 2003; altri due veterani del gigante tricolore, ovvero Simoncelli e Moelgg, non hanno mai apprezzato particolarmente questa pista, vantando al massimo un ottavo e un sesto posto a testa.
Dunque, l’Italia sfida una tradizione non proprio positiva e cercherà di portar via almeno un podio tra le due gare in programma sul Rettenbach: la prima gara è sicuramente particolare, ma chi ben comincia è comunque a metà dell’opera.
foto tratta da fusiorari.org
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