Nonostante l'Italia abbia raccolto venti podi stagionali nello sci di fondo e tre nel salto con gli sci femminile, oltre che diversi piazzamenti da top10 in combinata nordica, quelli di Oslo Holmenkollen saranno dei Mondiali in salita per il Bel Paese, che, non dimentichiamolo, alle Olimpiadi di Vanocuver 2010 raccolse un solo argento con Pietro Piller Cottrer. Vediamo nel dettaglio le reali possibilità degli azzurri nelle varie discipline.
Sci di fondo: non sono molte le discipline in cui l'Italia potrà cogliere una medaglia. Nella sprint femminile in tl Arianna Follis parte come detentrice del titolo, tuttavia il durissimo tracciato scandinavo dovrebbe favorire la norvegese Marit Bjoergen e la polacca Justyna Kowalczyk. In questa gara puntano ad entrare fra le prime 6 anche Magda Genuin e Marianna Longa. Da seguire con curiosità, infine, il debutto iridato della giovanissima Gaia Vuerich. Nella sprint maschile, se riusciranno a passare i turni iniziali, diventeranno seri pretendenti all'oro fondisti completi come Dario Cologna e Petter Nothug, che potrebbero anche avere la meglio degli sprinter puri. Per quanto riguarda i nostri rappresentanti, il 20enne Federico Pellegrino (del quale è possibile trovare un'intervista sulla rivista mensile Universo Bianco) potrebbe trovarsi a suo agio sulle temibili salite di Holmenkollen; più difficile un inserimento da parte dei vari Pasini, Scola e Hofer, in considerazione del fatto che il campo partenti sarà di un livello mostruoso. Anche nella sprint a coppie in alternato Longa e Genuin (o Follis) potrebbero provare ad inserirsi nella lotta per la medaglia di bronzo. Stesso discorso per la staffetta femminile, che, considerando inarrivabili Norvegia e Svezia, si giocherà il terzo gradino del podio con Finlandia, Germania e Russia. Poche chances, invece, per Longa e Follis nelle competizioni individuali. Tra gli uomini, salvo sorprese, non si vede chi possa conquistare un metallo prezioso a livello individuale. Roland Clara, possibile protagonista nella combinata e nella 50 km tl, manca dello spunto veloce necessario per primeggiare in questi format di gara, mentre al momento non si conosce il reale stato di forma dei veterani Giorgio Di Centa e Pietro Piller Cottrer, la cui preparazione è stata concentrata esclusivamente per questo grande evento. La staffetta maschile, infine, gravata del solito handicap delle prime due frazioni in tecnica classica, pare abbastanza distante dal vertice.
Combinata nordica: Alessandro Pittin ha vissuto una stagione opaca dopo i fasti di Vancouver 2011. In Norvegia il 21enne di Cercivento si presenterà in ottima condizione di forma nello sci di fondo, tuttavia per sperare nella top3 dovrà realizzare un salto quanto meno discreto: in questa disciplina, infatti, ha accusato non pochi problemi tecnici negli ultimi mesi. L'uomo di punta dovrebbe essere Lukas Runggaldier, la grande rivelazione dell'anno: il 23enne di Bolzano, tuttavia, è reduce da un infortunio al ginocchio che lo ha limitato proprio durante la fase di rifinitura. L'Italia, inoltre, può ambire ad una quinta piazza nella staffetta che si svolge dal trampolino piccolo.
Salto con gli sci: puntiamo tutto sulle donne. Elena Runggaldier ed Elisa Demetz, se in giornata ed in condizioni di vento favorevoli, possono afferrare un risultato di prestigio. Le favorite per il titolo, tuttavia, sono la francese Coline Mattel (16 anni), la giapponese Sara Takanashi (14 anni!) e, soprattutto, l'austriaca Daniela Iraschko, le cui condizioni sono però tutte da valutare dopo l'infortunio al ginocchio destro patito la scorsa settimana. In campo maschile, invece, l'obiettivo di Sebastian Colloredo (del quale potrete trovare un'intervista su Universo Bianco) sarà l'ingresso tra i migliori 15, essendo la zona podio oggettivamente utopistica.
Federico Militello