Sciacalli in versione social

Creato il 30 maggio 2012 da Generatorediefficienza @GdE_Elena

Le conseguenze di una tragedia, in diretta web..

Dalle immagini che circolano in internet è possibile capire la gravità della situazione in una Emilia tartassata dal terremoto, in queste ultime settimane.

Come testimonianza anche il mio post, che sono riuscita a pubblicare nella giornata di ieri.

Nonostante questi sentimenti, esiste sempre qualcuno che cerca di approfittarsi dei bisogni generati da una emergenza simile.

In questa situazione anche il web non risparmia qualche “battuta” di cattivo gusto: scritta senza ricorrere al buon senso.. nell’immagine seguente, vi riporto i tweet incriminati:

Ma il popolo del web, ed in particolare quello twittero, è  rimasto a guardare? certo che no!

E’ cosa risaputa ormai, perchè tanti sono i casi già discussi, che quando pubblichiamo sul web è come “mettere i manifesti in piazza”.. anzi no: l’effetto di amplificazione è (almeno) il doppio. Possiamo cancellare tutti i post, i link e le foto che desideriamo ma questi elementi si nascondono in una minuscola parte di internet e riaffiorano non appena qualcuno digita le “parole magiche”.

Tante sono le ipotesi per un risultato simile però la rete non perdona, nemmeno quando le aziende cercano di rimediare al danno.. distruggendo, così,  in pochi secondi la reputazione di un brand e di un manager: infatti, in rete gira il profilo linkediano del community manager (@GroupaliaIT) associato ad alcune battute sarcastiche.

A questo si aggiunge la volontà di “boicottare” le aziende incriminate, per esempio, cliccando su “smetti di seguire” all’interno dei profili twitteri.

Infine qui potete leggere le scuse del country manager…

“Quale soluzione propoponi, se tu fossi un Community manager?”

Fonti: grupposantafe.it, google.it, twitter.com



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