Lui la scelta l'ha già fatta, tornerà a fare il medico di famiglia a tempo pieno, ma la maggioranza che lo sostiene non ci sta, tutti ritengono che ci sono le condizioni giuridiche per opporsi e sospettano che in realtà il loro sindaco, quello che hanno scelto e appoggiato alle elezioni amministrative del 2009, abbia deciso di staccare la spina e mettere fine in anticipo ad un'esperienza che lo avrebbe sfiancato. Il sindaco di Sciacca non ha mai nascosto la sua profonda amarezza per attacchi anche sul piano personale e la delusione per critiche pervenute anche dagli stessi alleati. In un momento di profondo malessere nella maggioranza, ecco spuntare il caso della incompatibilità, riferito ad una vecchia norma, quando c'erano i comitati di gestione delle Usl e vi facevano parte gli amministratori comunali.
Il sindaco ha fatto sapere di aver chiesto un ultimo chiarimento all'ufficio legislativo della Regione, e di attendere la risposta prima di rassegnare le sue dimissioni.
Giorni fa l'ex sindaco Mario Turturici (Pdl) aveva messo le mani avanti sostenendo di avere sempre creduto nella incompatibilità di Vito Bono e di essere pronto a scendere in campo. Gli organi ufficiali di partito frenano: "Eventuali fughe in avanti ed autoinvestiture ci sembrano assolutamente inopportune e fuori luogo ha commentato il segretario cittadino Alfonso Fiorica - ed inoltre non appaiono funzionali all' idea di una città che deve riprendere il suo ruolo". Recca.