Scialorrea in gravidanza

Da Francescamammedelpiceno @MammeDelPiceno

Tra i “fastidi” che la gravidanza ci regala, oltre alla nausea di cui abbiamo già parlato in questo blog, vi è anche la scialorrea.

Ad essere sincera io non ne avevo mai sentito parlare almeno finchè non mi sono ritrovata a leggere il post di Jessica sul suo blog Gemelli (R)ibelli … e pensare che in forma lieve e per un breve periodo ne ho sofferto anche io durante la mia gravidanza, ma mai ho pensato di cercare un nome per questo fastidio… pensavo “sono gli ormoni, tocca tenerselo!”.

Ho fatto un giro su Wikipedia e questo è quanto ho trovato sulla scialorrea che possa farvi capire di cosa sto parlando:

La scialorrea (chiamata anche ipersalivazione o ptialismo) è l’eccessiva produzione di saliva. È stata anche definita come una eccessiva quantità di saliva nella bocca. È un segno clinico che può essere causato dalla diminuzione della clearance di saliva. Può essere dovuta a difficoltà della deglutizione, causata da varie condizioni, tale che la saliva permane in bocca e tende a colare dalle labbra (in altre parole il soggetto sbava).
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Come già visto la scialorrea è essa stessa un segno clinico correlato a numerosi altri problemi e patologie. Questa manifestazione può per altro dare luogo ad una serie di complicazioni fisiche e psicosociali molto limitanti.
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La scialorrea deve essere trattata innanzitutto cercando di curare od evitare la causa sottostante. Per tale motivo se la scialorrea è conseguenza dell’effetto di un farmaco, lo stesso dovrà essere sospeso e sostituito con altro medicamento. La terapia ottiene migliori risultati con un approccio multidisciplinare.
I logopedisti possono essere molto utili al paziente insegnandogli a migliorare il meccanismo di deglutizione e la postura.
I Dentisti sono fondamentali nel valutare e curare eventuali malattie del cavo orale, dentali e non, come macroglossia, deglutizione atipica e posturologia associata, eventuali disturbi alle ghiandole salivari con diagnosi di eventuali scialoadeniti e scialodochiti, e problemi di malocclusione.
Gli otorinolaringoiatri si focalizzano sulla identificazione e correzione di cause di ostruzione aerodigestive (macroglossia ed ipertrofia adenotonsillare) che possono contribuire alla ridotta clearence della saliva.
Il neurologo può essere coinvolto in caso di scialorrea secondaria a patologie neurologiche o coinvolgimento di nervi cranici.
I trattamenti debbono essere offerti con gradualità al paziente, dai meno invasivi (terapie non chirurgiche) ai più invasivi.

Fonte e altre info: http://it.wikipedia.org/wiki/Scialorrea

Ma torniamo al perchè di questo post: oltre a dare delle info alle mamme ci tenevo a farvi conoscere la storia di Jessica che sul suo blog ha trattato l’argomento come sfogo e la sua esperienza di certo potrà essere di aiuto alle altre mamme che stanno “subendo” questo fastidio in gravidanza, almeno per non sentirsi sole .

Ringrazio Jessica per aver accettato di condividere parte della sua esperienza qui e invito voi a proseguire la lettura sul suo blog (non perdete i commenti in fondo al suo post ):

Scialorrea: l’incubo della mia gravidanza

Non posso non dedicare un post alla mia peggiore nemica di sempre, la peggiore con la P maiuscola.
La voglio far conoscere come la stronza che è, parlare male di lei tanto quanto si merita. Rovinarle la piazza per evitare il suo tremendo effetto sorpresa. E poi devo scrivere di lei perché le donne sappiano, siano consapevoli del rischio che corrono: tutti devono conoscere che cosa sia la sciallorea.

Continua la lettura su Gemelli (Ri)belli


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