Una volta eletto, il futuro sciamano va a “scuola”: sciamani più anziani gli insegnano il mestieri, ed è solo dopo la cerimonia finale della sua educazione che egli viene accettato. Questa è, per così dire, la parte visibile della sua educazione. La vera iniziazione sciamanica dell’Anima avviene nel mondo degli spiriti, i quali, mentre il corpo giace privo di coscienza nella tenda per giorni interi, smembrano il candidato nella maniera più completa e drastica, per poi ricucirlo con il fil di ferro o riforgiarlo di modo che egli diventi un nuovo essere capace di imprese transumane. Il dovere dello sciamano è di curare le malattie causate da spiriti ostili introdottosi nel corpo del paziente o insorte perché l’Anima ha lasciato il corpo e non riesce a trovare la via del ritorno. Spesso è responsabilità dello sciamano guidare le anime dei trapassati alla dimora dei morti, così come accompagnare in cielo le anime degli animali sacrificati. Il suo aiuto è altresì necessario quando la stagione della caccia è scarsa e tocca a lui scoprire dove si trova la selvaggina. Per poter ottenere tutte le conoscenze che ci si aspetta da lui, lo sciamano deve ascendere al più alto dei cieli e ricevere le informazioni dal suo dio, ovvero discendere negli inferi. Lungo la strada deve combattere contro spiriti ostili o sciamani rivali, o entrambi, in duelli tremendi; i due contendenti sono accompagnati da spiriti alleati in forma animale, e avvengono numerose metamorfosi. Anzi, questi duelli fantastici costituiscono la maggior parte delle storie sciamaniche; i cosiddetti “voli magici” delle fiabe ne sono un un’ultima eco. Perché la sua Anima possa salire al cielo, lo sciamano deve essere in stato di estasi; per indurre questo stato gli occorre il tamburo, che gli serve da “cavallo”, e la bacchetta del tamburo, che funge da “frusta”. Orbene, la struttura entro la quale opera lo sciamano propriamente detto, cioè la concezione del mondo nello sciamanismo uralo-altaico, è stata felicemente ricondotta all’India (nei suoi aspetti indù e buddistici, ivi compresi il lamaismo tibetano e la religione Bon) e anche all’Iran. Lo sciamanesimo, nato decine di migliaia di anni fa, è la pratica spirituale più antica conosciuta dal genere umano. Sebbene la parola “sciamano” sia un termine siberiano che designa un guaritore spirituale, lo sciamanismo è stato praticato, nel corso della storia, anche in aree dell’Asia, dell’Europa, dell’Africa, dell’Australia, della Groelandia e dalle popolazioni indigene del Nord e del Sud America. Il fatto che la pratica sia sopravvissuta e abbia prosperato per decine di migliaia di anni ne conferma la validità. Uno degli aspetti più interessanti del suo lavoro è il cosiddetto viaggio sciamanico, ovvero il principio della rivelazione diretta. La pratica di questo viaggio ci aiuta a lacerare i veli che separano il mondo visibile da quello invisibile e ad accedere a informazioni ed energie che possono risvegliarci e ristabilire la nostra integrità. Uno sciamano è un uomo o una donna che interagisce direttamente con gli spiriti per trattare gli aspetti spirituali della malattia, praticare recuperi dell’Anima, ricevere informazioni, aiutare lo spirito dei defunti a passare oltre e svolgere una serie di cerimonie per la comunità. Gli sciamani hanno svolto molteplici ruoli nelle comunità tribali, hanno agito in qualità di guaritori, sacerdoti, psicoterapeuti, mistici e narratori. In passato il lavoro sciamanico si è concentrato sui risultati concreti che la prativa poteva offrire. In una comunità tradizionale, c’erano uno o più individui che svolgevano il ruolo dello sciamano, questi venivano interrogati dai cacciatori e dai raccoglitori della tribù per individuare fonti di cibo. Se lo sciamano non era in grado di divinare con accuratezza il luogo in cui il cibo si trovava, la tribù semplicemente non sopravviveva. Ci si aspettava che gli sciamani fossero in grado di guarire i membri della comunità. Ancora una volta, la sopravvivenza della tribù dipendeva ampiamente dalle abilità spirituali dello sciamano. Lo sciamanismo ci insegna che tutto ciò che esiste è vivo ed ha uno spirito, e che siamo uniti alla terra e a tutte le forme di vita attraverso un legame spirituale. Proprio come la fisica quantistica descrive un campo di energia attraverso cui tutti gli aspetti della realtà sono interponessi, così gli sciamani parlano di una rete vitale che connette qualsiasi cosa. Durante i viaggi sciamanici, si entra nella realtà non-ordinaria, impariamo a comunicare con lo spirito degli alberi, delle piante, degli animali, degli insetti, uccelli, pesci, rettili e rocce, come anche con lo spirito degli elementi della terra, dell’aria, dell’acqua e del fuoco. Facciamo esperienza in modo diretto della grande rete della vita. Poiché siamo parte della natura, abbiamo un profondo bisogno di entrare in sintonia con i suoi cicli e i suoi ritmi. Immaginate come sarebbe faticoso procedere contro corrente ogni giorno della vostra vita. In realtà, ci siamo disconnessi dalle fasi della luna e dai ritmi delle stagioni, e spesso, cerchiamo di opporci alla corrente della vita invece di assecondarla. Tale atteggiamento, in molti casi, è in parte la causa di tante malattie oggi così comuni come la fatica cronica e la depressione, e di molte altre infermità, sia psicologiche che fisiche. Gli spiriti aiutanti ci insegnano a riportare equilibrio e armonia nella nostra vita, suggerendo di riconnetterci con i cicli della natura e di vivere in armonia con il mondo naturale. La pratica sciamanica è caratterizzata da una varietà di cerimonie che si celebrano per onorare la natura e lavorare con essa, per leggere i segni e interpretare i sogni, tutti elementi che aiutano a sviluppare l’intuizione, la guarigione e il potere. Lo sciamanismo ci insegna anche il valore di una regola pratica spirituale e del servizio a favore degli altri. Grazie a ciò, impariamo a percepire il significato e lo scopo delle nostre vite. Infine, lo sciamanismo ci permette di entrare in contatto con forze potenti che ci aiutano a creare un mondo migliore per noi stessi e per gli altri. Gli sciamani curano i disturbi sia fisici che emotivi, agendo sui loro aspetti spirituali. Da un punto di vista sciamanico ci sono tre fattori che, comunemente, possono essere fonte di malattia. 1) La perdita di energia, che può indurre depressione, malattie croniche o una tendenza a subire incidenti. In questo caso lo sciamano viaggia per restituire al soggetto l’energia perduta. 2) La perdita di parte del proprio spirito o essenza, che si può verificare durante un trauma emotivo o psichico, dovuto a un incidente, a un operazione chirurgica, a un abuso, o ad altre circostanze drammatiche. Tale perdita dell’Anima si manifesta sotto forma di dissociazione, sindrome da stress post-traumatico, depressione, malattie, problemi di immuno-deficienza e dipendenze di vario tipo. Il compito dello sciamano è quello di individuare le parti che si sono separate e che sono andate perdute a causa del trauma, effettuando una cerimonia di recupero dell’Anima. 3) Il blocco spirituale o energetico, prodotto dalla perdita del proprio potere animico. Di solito, le malattie prodotte da questi blocchi spirituali sono localizzate in una specifica area del corpo. E’ compito dello sciamano estrarre e rimuovere queste dannose energie.Altri tipi di cerimonie, gli sciamani si occupano di dare il benvenuto ai bambini di questo mondo, di unire le persone in matrimonio e di aiutare nel passaggio dalla vita alla morte. Gli sciamano lavorano anche per incoraggiare la crescita dei raccolti, aiutare le persone ad interpretare i sogni, e consigliare quelle che si trovano in difficoltà. Si occupano delle cerimonie di iniziazione che si svolgono nei periodi di transizione da una fase all’altra della vita, come nel caso dell’adolescenza. Raccontano storie sul senso della vita e mostrano come gli spiriti possano aiutare a trovare la strada quando ci si sente persi e disorientati. Possono rompere incantesimi e rimuovere energie oscure, e valutare lo stato di salute della comunità, cogliendone disarmonie e disequilibri; creano cerimonie per piangere la morte di un membro della collettività. Leggono anche segni e presagi per scegliere i momenti migliori per intraprendere attività come la caccia e i riti propiziatori. Gli sciamani comprendono i cicli della natura: l’alternarsi delle stagioni, le fasi lunari e i movimenti delle stelle del cielo, leggono i segni associati a questi cambiamenti e movimenti. Comunicano con gli spiriti del tempo atmosferico e mantengono le loro comunità in armonia ed equilibrio. In genere, in ogni comunità si trova più di uno sciamano e ciascuno di questi possiede la propria area di specializzazione spirituale. Mentre alcuni sono noti per il grande successo in particolari cerimonie di guarigione, come il recupero dell’anima, altri sono conosciuti per le loro capacità divinatorie. Fonte: Autori Vari
Una volta eletto, il futuro sciamano va a “scuola”: sciamani più anziani gli insegnano il mestieri, ed è solo dopo la cerimonia finale della sua educazione che egli viene accettato. Questa è, per così dire, la parte visibile della sua educazione. La vera iniziazione sciamanica dell’Anima avviene nel mondo degli spiriti, i quali, mentre il corpo giace privo di coscienza nella tenda per giorni interi, smembrano il candidato nella maniera più completa e drastica, per poi ricucirlo con il fil di ferro o riforgiarlo di modo che egli diventi un nuovo essere capace di imprese transumane. Il dovere dello sciamano è di curare le malattie causate da spiriti ostili introdottosi nel corpo del paziente o insorte perché l’Anima ha lasciato il corpo e non riesce a trovare la via del ritorno. Spesso è responsabilità dello sciamano guidare le anime dei trapassati alla dimora dei morti, così come accompagnare in cielo le anime degli animali sacrificati. Il suo aiuto è altresì necessario quando la stagione della caccia è scarsa e tocca a lui scoprire dove si trova la selvaggina. Per poter ottenere tutte le conoscenze che ci si aspetta da lui, lo sciamano deve ascendere al più alto dei cieli e ricevere le informazioni dal suo dio, ovvero discendere negli inferi. Lungo la strada deve combattere contro spiriti ostili o sciamani rivali, o entrambi, in duelli tremendi; i due contendenti sono accompagnati da spiriti alleati in forma animale, e avvengono numerose metamorfosi. Anzi, questi duelli fantastici costituiscono la maggior parte delle storie sciamaniche; i cosiddetti “voli magici” delle fiabe ne sono un un’ultima eco. Perché la sua Anima possa salire al cielo, lo sciamano deve essere in stato di estasi; per indurre questo stato gli occorre il tamburo, che gli serve da “cavallo”, e la bacchetta del tamburo, che funge da “frusta”. Orbene, la struttura entro la quale opera lo sciamano propriamente detto, cioè la concezione del mondo nello sciamanismo uralo-altaico, è stata felicemente ricondotta all’India (nei suoi aspetti indù e buddistici, ivi compresi il lamaismo tibetano e la religione Bon) e anche all’Iran. Lo sciamanesimo, nato decine di migliaia di anni fa, è la pratica spirituale più antica conosciuta dal genere umano. Sebbene la parola “sciamano” sia un termine siberiano che designa un guaritore spirituale, lo sciamanismo è stato praticato, nel corso della storia, anche in aree dell’Asia, dell’Europa, dell’Africa, dell’Australia, della Groelandia e dalle popolazioni indigene del Nord e del Sud America. Il fatto che la pratica sia sopravvissuta e abbia prosperato per decine di migliaia di anni ne conferma la validità. Uno degli aspetti più interessanti del suo lavoro è il cosiddetto viaggio sciamanico, ovvero il principio della rivelazione diretta. La pratica di questo viaggio ci aiuta a lacerare i veli che separano il mondo visibile da quello invisibile e ad accedere a informazioni ed energie che possono risvegliarci e ristabilire la nostra integrità. Uno sciamano è un uomo o una donna che interagisce direttamente con gli spiriti per trattare gli aspetti spirituali della malattia, praticare recuperi dell’Anima, ricevere informazioni, aiutare lo spirito dei defunti a passare oltre e svolgere una serie di cerimonie per la comunità. Gli sciamani hanno svolto molteplici ruoli nelle comunità tribali, hanno agito in qualità di guaritori, sacerdoti, psicoterapeuti, mistici e narratori. In passato il lavoro sciamanico si è concentrato sui risultati concreti che la prativa poteva offrire. In una comunità tradizionale, c’erano uno o più individui che svolgevano il ruolo dello sciamano, questi venivano interrogati dai cacciatori e dai raccoglitori della tribù per individuare fonti di cibo. Se lo sciamano non era in grado di divinare con accuratezza il luogo in cui il cibo si trovava, la tribù semplicemente non sopravviveva. Ci si aspettava che gli sciamani fossero in grado di guarire i membri della comunità. Ancora una volta, la sopravvivenza della tribù dipendeva ampiamente dalle abilità spirituali dello sciamano. Lo sciamanismo ci insegna che tutto ciò che esiste è vivo ed ha uno spirito, e che siamo uniti alla terra e a tutte le forme di vita attraverso un legame spirituale. Proprio come la fisica quantistica descrive un campo di energia attraverso cui tutti gli aspetti della realtà sono interponessi, così gli sciamani parlano di una rete vitale che connette qualsiasi cosa. Durante i viaggi sciamanici, si entra nella realtà non-ordinaria, impariamo a comunicare con lo spirito degli alberi, delle piante, degli animali, degli insetti, uccelli, pesci, rettili e rocce, come anche con lo spirito degli elementi della terra, dell’aria, dell’acqua e del fuoco. Facciamo esperienza in modo diretto della grande rete della vita. Poiché siamo parte della natura, abbiamo un profondo bisogno di entrare in sintonia con i suoi cicli e i suoi ritmi. Immaginate come sarebbe faticoso procedere contro corrente ogni giorno della vostra vita. In realtà, ci siamo disconnessi dalle fasi della luna e dai ritmi delle stagioni, e spesso, cerchiamo di opporci alla corrente della vita invece di assecondarla. Tale atteggiamento, in molti casi, è in parte la causa di tante malattie oggi così comuni come la fatica cronica e la depressione, e di molte altre infermità, sia psicologiche che fisiche. Gli spiriti aiutanti ci insegnano a riportare equilibrio e armonia nella nostra vita, suggerendo di riconnetterci con i cicli della natura e di vivere in armonia con il mondo naturale. La pratica sciamanica è caratterizzata da una varietà di cerimonie che si celebrano per onorare la natura e lavorare con essa, per leggere i segni e interpretare i sogni, tutti elementi che aiutano a sviluppare l’intuizione, la guarigione e il potere. Lo sciamanismo ci insegna anche il valore di una regola pratica spirituale e del servizio a favore degli altri. Grazie a ciò, impariamo a percepire il significato e lo scopo delle nostre vite. Infine, lo sciamanismo ci permette di entrare in contatto con forze potenti che ci aiutano a creare un mondo migliore per noi stessi e per gli altri. Gli sciamani curano i disturbi sia fisici che emotivi, agendo sui loro aspetti spirituali. Da un punto di vista sciamanico ci sono tre fattori che, comunemente, possono essere fonte di malattia. 1) La perdita di energia, che può indurre depressione, malattie croniche o una tendenza a subire incidenti. In questo caso lo sciamano viaggia per restituire al soggetto l’energia perduta. 2) La perdita di parte del proprio spirito o essenza, che si può verificare durante un trauma emotivo o psichico, dovuto a un incidente, a un operazione chirurgica, a un abuso, o ad altre circostanze drammatiche. Tale perdita dell’Anima si manifesta sotto forma di dissociazione, sindrome da stress post-traumatico, depressione, malattie, problemi di immuno-deficienza e dipendenze di vario tipo. Il compito dello sciamano è quello di individuare le parti che si sono separate e che sono andate perdute a causa del trauma, effettuando una cerimonia di recupero dell’Anima. 3) Il blocco spirituale o energetico, prodotto dalla perdita del proprio potere animico. Di solito, le malattie prodotte da questi blocchi spirituali sono localizzate in una specifica area del corpo. E’ compito dello sciamano estrarre e rimuovere queste dannose energie.Altri tipi di cerimonie, gli sciamani si occupano di dare il benvenuto ai bambini di questo mondo, di unire le persone in matrimonio e di aiutare nel passaggio dalla vita alla morte. Gli sciamano lavorano anche per incoraggiare la crescita dei raccolti, aiutare le persone ad interpretare i sogni, e consigliare quelle che si trovano in difficoltà. Si occupano delle cerimonie di iniziazione che si svolgono nei periodi di transizione da una fase all’altra della vita, come nel caso dell’adolescenza. Raccontano storie sul senso della vita e mostrano come gli spiriti possano aiutare a trovare la strada quando ci si sente persi e disorientati. Possono rompere incantesimi e rimuovere energie oscure, e valutare lo stato di salute della comunità, cogliendone disarmonie e disequilibri; creano cerimonie per piangere la morte di un membro della collettività. Leggono anche segni e presagi per scegliere i momenti migliori per intraprendere attività come la caccia e i riti propiziatori. Gli sciamani comprendono i cicli della natura: l’alternarsi delle stagioni, le fasi lunari e i movimenti delle stelle del cielo, leggono i segni associati a questi cambiamenti e movimenti. Comunicano con gli spiriti del tempo atmosferico e mantengono le loro comunità in armonia ed equilibrio. In genere, in ogni comunità si trova più di uno sciamano e ciascuno di questi possiede la propria area di specializzazione spirituale. Mentre alcuni sono noti per il grande successo in particolari cerimonie di guarigione, come il recupero dell’anima, altri sono conosciuti per le loro capacità divinatorie. Fonte: Autori Vari